mercoledì 22 luglio 2009

I corpi liberati


Silvia ha 22 anni, bionda, alta, bella. Frequenta l’Università e ogni tanto alla sera lavora come baby sitter. Le ho dato il dvd de IL CORPO DELLE DONNE già da qualche settimana perché il suo parere mi interessa; passano i giorni, ci incrociamo, Silvia abbassa gli occhi, saluta e si allontana. E’ chiaro che è imbarazzata, probabilmente il documentario non le è piaciuto.

Finalmente una sera la fermo e lei, occhi bassi, spiega. Spiega che non è che il documentario non le sia piaciuto, in parte è vero ciò che viene detto… però… forse siamo un po’ troppo severi… sorride. “In questi giorni” mi dice “va in onda una pubblicità di biancheria intima che mi piace moltissimo. C’è una ragazza stupenda che in mutandine e reggiseno, balla a ritmo di musica: è bellissima, si muove come una dea, è sexy… Questa no, vero?” mi chiede “Questa pubblicità va bene, questa ce la lasciate?”.

Belen parla di ecologia. Belen recita Marquez. Belen sale le scale del trampolino con la telecamera tra le cosce. Belen si toglie il copricostume. Belen sorride radiosa.

Belen Rodriguez non appare mai succube della situazione spesso imbarazzante in cui gli autori delle trasmissioni la costringono. Riesce ad esserne scanzonata padrona. Se c’è una certezza che emerge dalla visione di Sarabanda, trasmissione quotidiana di Canale 5, è che Teo Mammuccari è la valletta mentre in teoria ne dovrebbe essere il conduttore. Belen in bikini riesce a dominare la scena molto più di Mammuccari in giacca, ed è una grande novità. Flavia Vento sotto il tavolo ci provocava indignazione anche per il suo sguardo smarrito e sottomesso; la nostra reazione era di rabbia verso chi in quella posizione la umiliava.

Belen invece conosce le potenzialità del suo fascino e ci gioca con leggerezza, forte del potere del suo corpo sul pubblico maschile e femminile.

E’ da sempre enorme il potere d’attrazione del corpo delle donne, oggi però ne abbiamo più consapevolezza e ne restiamo noi stesse sorprese.

In particolar modo le giovanissime, come Silvia, paiono godere di questa scoperta: la loro è forse la prima generazione a nascere e crescere dentro un corpo liberato che non ha dovuto lottare per uscire da costrizioni e sottomissioni millenarie.

Io credo ci sia qualcosa di vero e forte in questa scoperta.

Intendo che Silvia, Belen e molte altre si avvicinino ad una scoperta potentissima senza riuscire a portarla a compimento.

Per secoli abbiamo assoggettato il corpo alla mente. A tratti oggi il corpo pare finalmente ribellarsi, liberarsi, aprirsi a nuovissime esperienze portandoci a scoperte rivelatrici.


Anni fa frequentai un lungo corso di espressività corporea in Germania con un grande maestro Dominic De Fazio con cui sondavamo la possibilità di esprimere e percepire la vita attraverso i corpi.

Spesso per me il lavoro era frustrante, imprigionata com’ero da anni dominati dalla mia mente ingombrante.

Un giorno, dopo 6 ore di training faticoso, salivo le scale del condominio in cui vivevo, a testa bassa. Arrivata al secondo piano alzai gli occhi verso la finestra che stava davanti a me e, intendo veramente ciò che scrivo, per la prima volta vidi il cielo. Fu in assoluto una delle emozioni piu grandi della mia vita.

La scoperta del corpo, e non è una novità assoluta ma per noi donne può esserlo, è foriera di cambiamenti rivoluzionari e conduce a cammini di percezione e conoscenza grandiosi.


La televisione attrae proprio per la sua proposizione ossessiva di corpi, lontani però da ogni forma realmente espressiva perché imprigionati in gesti ripetitivi e costretti dalla finzione intrinseca al mezzo televisivo.

E’ importante non arginare il cammino verso l’espressione del corpo che molte donne stanno intraprendendo, spesso sbagliando direzione, offrendo loro la proposizione di percorsi di ricerca alternativi al mezzo televisivo.

41 commenti:

  1. sicuramente il nodo non è negare il corpo, e il rischio è quello di finire nel moralismo più becero, ma di rinnovare il legame con il corpo nostro che non può essere prigioniero solo dello sguardo proprio o altrui, ma liberato della molteplicità dei sensi, della espressività, del movimento, ossia reso intero dalla sua complessità.

    è un caso che la famosa educazione psicomotoria che avrebbe potuto lavorare proprio su queste assi non sia che una ginnastica da operetta?

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  2. Cara Lorella,

    la trovo un'osservazione molto importante ed hai ragione. Te lo dice un'intellettuale ipertrofica che ha scoperto il proprio corpo a quarant'anni, e mi rendo conto che una certa forma di difesa dalla cultura su corpo femminile che ci circondava in realtà mi ha portato a mortificare il corpo a favore della mente.

    Spero davvero che le ragazze più giovani siano meno scisse in tutto questo, e non commettano il passo opposto.

    Comunque, anche se non ho mai avuto lo stomaco di vederlo tutto il documentario, adesso se entra in programmazione al festival Cinemissimo di Amsterdam non posso più scappare.

    Barbara

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  3. Padrone del nostro corpo ma con leggerezza! Il giusto equilibrio tra corpo mente spirito emozioni forma la PERSONA e il suo modo ri rapportarsi con il mondo...ognuno ha il proprio corpo come ha la propria storia di vita e tutto ciò non può essere omologato standardizzato generalizzato. Sembrano ovvietà ma a ben guardare quello che succede intorno non lo sono poi tanto.

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  4. Riguardo a quest'ultima cosa che dici: le possibilità esistono, penso alle tante discipline e metodi di espressione corporea e consapevolezza attraverso il movimento efficaci a stabilire o migliorare la connessione mente-corpo, a sentirsi più "integri".
    Il fatto è che l'idea di seduzione è anch'essa plasmata e stereotipata dalla TV e dagli altri media, per favorire i consumi. Non incoraggia a sentire ed esprimere se stessi attraverso il corpo ma piuttosto ad apparire esteriormente come i modelli.
    Il lavoro sull'integrazione mente-corpo dovrebbe iniziare dalle scuole, forse in alcuni rari casi c'è già chi ci prova.
    laura albano

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  5. @barbara
    grazie. Mi diresti di cosa tratta Cinemissimo?

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  6. @laura albano
    le possibilità esistono, a qs mi riferivo parlando dei corsi che ho frequentato. Credo però che non tutti crescano in contesti dove queste opportunità sono visibili ed accessibili. Vero è che se si è in cammino, spesso si trova ciò che ci ha fatto incamminare: pochi possiedono oggi però il desiderio di ampliare il proprio potenziale. La scuola a mio avviso dovrebbe essere molto piu centrata sulla scoperta del corpo. E sulla crescita spirituale.

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  7. a mio parere tutto si gioca sull'autenticità. Certo, il confine puo' essere labile, ma una cosa è mostrare il proprio corpo come libera e autentica espressione di noi stesse, e una cosa è utilizzare il proprio corpo solo per compiacere l'immagine che altri ci impongono di noi stessi.

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  8. A me è piaciuto molto questo post, sottolinea delle cose importanti. scotomizzare il se corporeo è pericoloso prima di tutto per se, e poi lascia nel discorso politico una specie di buco che lo rende fragile

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  9. Non so, forse esagero con la mia visione un po' filomarxista, ma Belen, secondo me, non fa altro che ciò che il mezzo televisivo le chiede: vendere. Se si comportasse così (cit. "Belen parla di ecologia. Belen recita Marquez. Belen sale le scale del trampolino con la telecamera tra le cosce. Belen si toglie il copricostume. Belen sorride radiosa") per strada e senza telecamere al seguito, allora mi saprebbe di liberazione; ma dentro la scatola con lo schermo, no, non mi pare si liberi proprio nulla. Silvia lo conferma: il suo paragone, il suo riferimento, la sua speranza, è una pubblicità. Una serie di immagini, gesti e parole fatte per vendere, dove si libera solo il nostro desiderio di possesso.

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  10. Mi affascina moltissimo questo discorso del corpo. Sto leggendo "Donne che corrono coi lupi" e sono incantata da questa scoperta, per me nuova.
    Il problema è farlo vivere davvero questo corpo, soprattutto per le persone che, come me, sono imprigionate in una razionalità soffocante... aiutiamoci tra donne a scoprire come si fa

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  11. @lorenzo gasparrini
    infatti Belen non libera per nulla il corpo perchè improgionato nella finzione televisiva dove nulla è autentico.
    E' però importante notare come ci sia un biosogno forte e nuovo tra le donne, in particolare tra le giovani, di indagare le potenzialità della fisicità. Belen è un prodotto televisivo, certo: notiamo però che da 23enne riesce comunque ad imporsi come soggetto e non come oggetto.

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  12. Belen da strumento inconsapevole, diventa strumento consapevole e complice e maggiormente colpvole. Libera il corpo in una scatola che è una prigione, e lo imprigiona tra milioni di videotettedipendenti. Strumentalizza il suo corpo consapevolmente e lo orpella con un pizzico di forza e un belletto di intelligenza. E' un killer che uccide il suo corpo e quello delle donne per tornaconto personale e per i la gioia dei suoi mandanti

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  13. Credo che riappropriarsi del corpo, della propria espressività corporea sia importante per tutti, uomini-donne-bambini, giovani-vecchi, belli-brutti.
    Non è facile raggiungere la consapevolezza e la libertà per consentire a noi e agli altri di esprimerci in questo modo, senza paure e ambiguità.

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  14. Qualche pomeriggio fa c'era una bambina di circa 10 anni, grassottella parecchio, stravaccata in cortile, con i calzoncini cortissimi, che leggeva un fumetto. Mi sono quasi commossa guardandola e pensando a quanta vergogna e umiliazione avrebbero imposto a me, 30 anni fa, se mi fossi comportata allo stesso modo. Ho pensato: quindi "il bene" esiste, solo che ci ha saltato. Questa per me è l'immagine della liberazione dei corpi, non il corpo cerato di Belen.

    La visione del cielo, che accade di rado, quell'esperienza che citi, è un'esperienza emozionale e spirituale, che i condizionamenti restrittivi possono impedire, ma che il narcisismo rende definitivamente inattingibile. Per conseguirla occorre liberarsi del bastone e della carota.

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  15. @ Lorella Zanardo
    Sì, indubbiamente è un passo avanti: meglio una merce consapevole che una inconsapevole o indifferente al suo destino - la penso così, anche se sembra una battuta. C'è da lavorare sulla questione corpo=merce, che sento e vedo presente e opprimente per tutti i sessi.

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  16. Cara Lorella Zanardo, prima complimenti per il blog!
    Concordo quando lei dice che Silvia, Belen e molte altre si avvicinino ad una scoperta potentissima senza riuscire a portarla a compimento... e che... E’ importante non arginare il cammino verso l’espressione del corpo che molte donne stanno intraprendendo, spesso sbagliando direzione, offrendo loro la proposizione di percorsi di ricerca alternativi al mezzo televisivo.
    Buon post e osservazione, ma mi scusi perché non riesco a vedere la posizione di Belem Rodriguez diversa da Flavia Vento!!! La Vento con il suo sguardo smarrito e sottomesso, veramente dava fastidio, ma Belen con la telecamera tra le cosce e quasi nuda é altrettante degradante!!!! Forse é di una nuova generazione, più accanita per guadagnassi solidi subito(per necessità o non), che non se concede la dignità di rispettare il proprio corpo, perciò cerca di prendere con "leggerezza" e sorriso radioso, per nascondere la umiliazione. Logico, che lei domina la scena molto più di Mammuccari in giacca, perché lei parla e anche utilizza molto il corpo! Però lui(come gli altri maschi) non ha bisogno di togliesse la giacca per condurre il programma!!!!!
    Credo, che da sempre le ragazze hanno avuto la consapevolezza del potere d’attrazione del corpo delle donne! La differenza è che oggi loro sono libere e esplicite!! E usano questa libertà e consapevolezza per prostituirsi in cambio di un posto di lavoro, per non fare la fatica di studiare, ecc. o perché abbiamo una società oppressa, che non concede facilmente alle donne uno spazio nel mondo professionale, ancora gli uomini sono una risorsa per le donne che hanno una bassa e media istruzione riuscire ad arrivare in alto, perciò "giocano" con il corpo! Conclusione abbiamo ancora una generazione di donne sottomesse!!!!!

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  17. Anche io ho 22 anni e studio all'università, ma Belen mi sembra uno schiaffo in faccia alla nostra femminilità! Chi ha detto che dobbiamo avere il suo corpo per piacere o che il suo corpo debba a NOI piacere? O che sia più "bella" o "femminile" (o qualsiasi altro aggettivo a noi legato) di una vestitissima Anouk Aimèe in 8 1/2??? Mi deprime che si cerchi di dare spessore alla figura di Belen...mi deprime molto...o che si cerchi di darle l'etichetta di "soggetto"(anzichè oggetto) solo perchè più spigliata o consapevole di altre...
    Siccome è consapevole del suo corpo e lo sfrutta...allora tutto va bene? Allora è meglio di una Flavia Vento? Per me sono uguali, e uguale è il danno che fanno a me...anche se indirettamente...magari attraverso un fratello di 14 anni, che vedendo simili programmi, un giorno ne esce dicendomi che io sono grassa(e non lo sono).

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  18. c'è una nuova "malattia" che raccoglie in un insieme i giovani di ambo i sessi, è l'ossessione del corpo perfetto. l'obbiettivo principale dei giovani frequentatori delle palestre è quello,disposti a tutto per raggiungerlo, dalla fatica alle pastiglie. quando poi si ha la consapevolezza di essere "arrivati" si può girare con una telecamera che ti riprende ovunque. cazzarola voi donne un occhiatina a Corona nudo insiene a belen non l'avete data??? rispetto alla anoressia la consapevolezza del proprio corpo è un passo in avanti, ma non vedo nessuna liberazione nel conformarsi allo stereotipo dettato dai media. diciamo che finalmente anche il maschio dovrà interrogarsi sul rapporto col proprio corpo andando oltre alla sindrome adolescenziale del righello!
    Claudio

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  19. Cioè....Belen sarebbe meglio di Flavia Vento (ad es.)...semplicemente perchè "si sa vendere meglio"?
    No, è triste, non posso accettarlo.

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  20. il documentario IL CORPO DELLE DONNE e tutto il blog è dedicato alla denuncia dell'uso umiliante del corpo delle donne da parte della tv.
    E' importante però osservare quanto avviene intorno a noi.
    Su Sarabanda ho già scritto a lungo condannando duramente l'uso della telecamera ginecologica.
    Invito comunque a riflettere sulla proposta del corpo che molte ragazze stanno facendo. Ritengo sia importante.

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  21. Io non ho mai negato il mio corpo, anzi. Ma questo non mi ha impedito di sentirmi sminuita. I risvolti psicologici e sociali che determinati modelli cementano non sono sempre palesi.

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  22. La prospettiva marxista ha un problema, il problema di sottovalutare il desiderio di essere parte attiva nei grandi movimenti del mercato. Ma se si critica questo è semplice - non solo Belem non potrebbe andare in televisione ma neanche Baricco e manco Napolitano. E' semplicistico e unilaterale vedere solo le cose da un lato della dialettica, cioè della televisione che rende tutti complementi oggetti, troppo facile. Bisogna vedere la bidirezionalità.
    Anche se come diceva qualcuno sopra può essere difficile trovare il discrimine.

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  23. Il problema non è essere bacchettoni, il problema è se veramente quello che le donne vogliono è salire una scala con una telecamera tra le cosce per dimostrare il loro potere. Io lo trovo comunque svilente, sarà perchè ho sempre pensato che nella vita ci si fa strada con quello che si ha nella testa e non tra le gambe. liberate o no, a me sembra un gran brutto modo per emanciparsi... ma si sa io sono della vecchia guardia!
    Mila

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  24. Attenzione alle parole...... possono provocare danni enormi soprattutto nelle menti delle giovani donne!
    Belen è una bellissima figliola che lavora soprattutto mettendo in mostra il proprio corpo. Non mi pare un esempio edificante. Non sono una moralista ma per me la mente e l'anima hanno molto più valore di qualsiasi involucro. E' importante liberare il nostro corpo ma solo per poi affrancarci da esso.

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  25. @anonimo
    in che senso attenzione alle parole? ti proporrei di guardare il documentario IL CORPO DELLE DONNE per poi riparlarne. Lo trovi a dx del blog.
    Belen non è un esempio edificante, infatti ho trattato del tema del corpo oggetto nel documentario e in molti post.
    Ho scritto che lei e altre giovani donne paiono essere in cerca di un'espressione corporea che stentano a manifestare.

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  26. Cara Lorella,
    ho quasi 25 anni e gli altri, donne e uomini, mi hanno sempre ritenuto bella, alcuni anche molto bella. Ma io non mi ci sono mai sentita. Sento di non riuscire ad avere una percezione oggettiva del mio corpo, mentre invece sono affascinata dalle immagini degli altri corpi femminili. Queste immagini hanno molta influenza su di me, mi sento succube di quei corpi perfetti, di cui invidio la (spesso finta) perfezione. E invidio le donne come Silvia e come Belen.

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  27. Vorrei dire all'anonima non moralista che non credo che dobbiamo affrancarci dal corpo (almeno finché siamo vive!) ma sentirlo, sentirci non tanto "nel" corpo ma sentire che noi e il corpo siamo la stessa cosa. E volergli bene, non odiarlo. l'ho pensato soprattutto dopo aver sentito l'ultima morte femminile a seguito di un intervento di liposuzione, nei giorni scorsi.
    laura albano

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  28. Belen è una bella donna pagata per mostrare il corpo nudo in tv - nudo, a parte bikini e scarpe con i tacchi - al fine di solleticare la libido dei mashi e mostrare alle altre donne che hanno fegato come si fa a fare strada nella vita. Tutto sommato Belen non è molto dissimile da una prostituta, e possiamo dire che come le prostitute è una poveretta, una vittima. Cioè, parzialmente vittima e non tanto poveretta.

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  29. mah! secondo me é giusto non avere paura del proprio corpo, e in fondo gli altri spesso ci amano per quelli che noi riteniamo orridi difetti; faccio pero' osservare che non tutti hanno il fisico di Belen (o di un altro qualsivoglia maschietto "tronista") quindi é vero che lei gioca con questa sua superiorita' perché ne é conscia ma lei se lo puo' permettere anche a motivo del fatto che evidentemente oltre al corpo ha in testa un cervello e riesce a gestire la situazione senza scadere nel ridicolo.

    Ma gli altri / le altre?
    Non voglio che i media veicolino messaggi irraggiungibili per il 99% delle persone spacciando l'eccezione per la regola.

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  30. Ma chi è che li ha stabiliti questi benedetti canoni di bellezza? Chi ha detto che le due tette rifatte della Belen possano permettersi di mostrarsi al pubblico mentre la bellezza naturale, con i suoi difetti (che appunto, in realtà sono particolarità, pregi) no?

    Non vedo niente di bello in una persona che, forse per sopperire a mancanze emotive, va dal chirurgo plastico, crede che ogni s*****a sia una medaglia al valore e si fa inquadrare la vagina perchè evidentemente non ha molto da dire o comunque non verrebbe ascoltata.

    Lei faccia quello che vuole e chi la ama la segua ma che le nuove generazioni debbano credere che la liberazione dei corpi stia in questo è davvero sconcertante. Ditemi voi cosa c'è di libero nel passare le giornate in palestra, davanti sllo specchio e dal chirurgo plastico per inserire la propria immagine dentro a degli stereotipi.. Mah..

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  31. Ciao passavo di qui e mi ha interessato l'argomento, sai è che oggigiorno purtroppo si da più importanza al corpo che al cervello, io ho visto il documentario e penso sia tutto vero, nel senso che ormai le donne sono viste spesso come degli oggetti ed è una cosa che non tollero, abbiamo un cervello e non capisco perchè tutte noi non scendiamo in piazza a gridare che siamo intelligenti che siamo persone bellissime, non bellone della tv senza cervello usate come pali per aumentare gli ascolti..comunque bel post =) ciao ti auguro una buonanotte il tuo blog è molto interessante!!

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  32. Seguo con vivo interesse questo spazio dalla pubblicazione del documentario in poi. Le discussioni che ho letto grazie ai commenti sono interessanti, arricchenti ed ampiamente condivisibili.

    Non commento mai non avendo mai nulla di significativo da aggiungere ma questa volta proprio non riesco ad essere d'accordo.

    Ammesso e NON concesso che io abbia capito giusto, chiaramente.

    Belen appare intelligente ed ironica ma di che si sarebbe mai liberata andando a spasso con una telecamera piazzata nelle terga francamente non capisco. Che lei tenga la trasmissione in mano invece di quell'altro ingiacchettato mi sembra dimostri solo che dei due è quella più intelligente ma, vista la controparte, non mi sembra sia cosa da andarne poi così fieri.

    Se il pensiero di Belen e quello delle strafiche al pari suo è quello di farcirsi il futuro sfruttando il comune sentire pecoreccio che fa di un ricco m patetico vecchio affetto da priapismo un uomo politico, allora non posso che concordare che si tratta in qualche modo di liberazione del corpo, perlomeno dalle fastidiose pastoie dell'etica a tutto favore del proprio benessere ... Allora le marecarfagne sono delle dritte perchè se è dalla pancia dell'uomo che si arriva al cuore evidentemente dal suo bassoventre si arriva al proprio conto in banca ed al futuro assicurato.

    Ma non parlerei di corpi liberati. Di opportunismo magari, di cinismo pure, di intelligente furbizia anche ma NON DI CORPI LIBERATI.

    Liberati da che? Dall'obbligo di essere perfetti forse? di non avere un grammo in più e probabilmene molti in meno? di non avere un pelo di troppo? di non puzzare? (e sono certa che la maggioranza di noi riconoscerà per ciascuno di questi strali la/le relativa/e pubblicità)

    E se Belen, che ha il corpo liberato, domattina - sfiga sua - incontra la fata cattiva che le fa un maleficio ed ingrassa di venti chili come l'aggiusta? dove se la mette la sua intelligenza, ironia etc etc etc?

    E se Silvia che ha "22 anni" non fosse "bionda, alta, bella" bensì normotipo culo-sui-tacchi-oddio-debbo-mettermi-a-dieta magari la pubblicità con "la ragazza stupenda che in mutandine e reggiseno, balla a ritmo di musica: è bellissima, si muove come una dea, è sexy" la troverebbe un 'filo' condizionante.

    Vabbè, ma magari sono solo io che non ho capito.

    :-)))

    /graz

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  33. ed eccoci al bivio che va alla nuce del titolo del blog. che significa il corpo, il suo messaggio, l'intenzione del suo messaggio.
    perche' (oggi) piu' di quello maschile, il corpo di donna e' messaggio artistico, sociale, e politico.
    non si fa strada con quel che abbiamo tra le cosce, ma neanche necessariamente vergognandosene. ma per quel che ho capito, in questo post non si presume di dettare a nessuna/o come usare il suo corpo o come guardare. si cercava di sottolineare l'aspetto ragionevole della battuta trista e semplicista "avete voluto la liberta' e vi prostuite" o cose simili.
    c'e' un messaggio personale nel corpo di ognuno di noi e in quel che ne facciamo. c'e' un pregiudizio collettivo sul tipo di messaggio che le donne possono scegliere di mandare col prorio corpo.
    quando saremo meno etichettate, piu' visibili nelle nostre molteplicita', e meno indirizzate fin da molto giovani verso un paio di modelli "vincenti" ed estremi (la bella scosciata e coreografica o la madre stanca e consumata e invisibile) allora Silvia non avra' bisogno di temere che le si voglia togliere la bellezza che ha intravisto in una pubblicita' - che verosimilmente sfrutta appunto quella bellezza.
    l'idea non e' far smettere un certo tipo di "vetrinismo dei corpi", e' fare in modo di fare spazio anche ai volti (vedi post passati), alle voci, alle donne che hanno altri ruoli, vogliono altri spazi, anche per i loro corpi.
    (per inciso: io faccio danza per hobby, vado sul palco con non troppo addosso alla fine, davanti a sconosciuti e parenti; non una volta ho scambiato il messaggio prettamente fisico e corporeo della danza con quello ammiccante e umiliante che si rileva nella tv segnalato dal documentario. )
    i corpi e i linguaggi liberi ci sono, e ce ne saranno sempre di nuovi. in questo posto si parla di come dare anche alle alternative visibilita' e spazio.

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  34. Cara Lorella,
    Anzi tutto scusami il commentario lungo e ancora complimenti per il documentario e il blog, sto amando!
    Ho letto, anche la sua condanna l'uso della telecamera ginecologica(telecamera ginecologica ;D è forte)

    AIUTAMI a capire la sua riflessione (voglio cambiare ragionamenti, non voglio creare polemica e né offenderti), perché in questo post la sua osservazione mi arriva, così:

    - che diversamente da F.Vento, con il suo sguardo smarrito e sottomesso la Belen é una donna potente, dominante, padrona, consapevole del suo potere mai succube e radiosa. Una dona dentro di un corpo libero!!!

    Secondo me questi adjetivi per descriverla sono fuori luogo. Questa sarebbe una grande novità?!!!!! Che lei usa il corpo per dominare? Anche le prostitute fanno la stessa cosa. Le nonne e mamma italiane da sempre hanno usato(nella loro intimità) queste arme per "dominare" i mariti, nonostante tutto erano estremamente sottomesse!

    Credo di vedere diversamente da lei il ruolo di Belen nel programma Sarabanda e è esattamente lo stesso ruolo da Isola dei Famosi: che per attrarre l'attenzione e essere protetta dell'uomo più forte nell'isola, usava il culo e il seno sempre scoperti e in movimento, non importava se faceva freddo o non. Quando, questo uomo perdeva il potere lei saltava per il prossimo più potente, ma continuava l'amica affettuosa del precedente. Loro potevano liberamente passargli la mano addosso e lei sorrideva, senza lamentarsi, ansi questa era la sua caratteristica, stava sempre zita e non se metteva mai in competizione con gli uomini, MAI provato governare o ribellarsi contro l'opinione maschile, faceva sempre il ruolo della dona felice che non se lamentava e bisognosa di protezione.

    Chiami di corpo libero, una dona che possiede i seni rifatti con silicone?! Sarebbe questa la consapevolezza del corpo?! Il sentirsi sicura perché possiede un bello corpo?!

    La Belen, come tante altre hanno sì, la sicurezza in possedere un bello corpo, senza complessi, perché da bambine hanno imparato a curare il conoscere il loro corpo, con ginnastiche, sporte, alimentazione, ecc. Forse, questa sicurezza è che ti causa sorprese?!!!! Perché, solo adesso é che le donne in Italia stanno iniziando a curare il loro corpo!? O sono affamate per avere un corpo perfetto, che finiscono diventandosi delle caricature ad esempio Valeria Marini e Alba Parietti e tante altre...

    Questa sua tesi voi dire, che I fini giustifica i mezzi?! Sopravvalutando o ignorando le conseguenze che il fine stesso o l’uso dei mezzi scelti può avere su noi stessi o sugli altri?!!!!

    Per me serve anche per giustificare le farfalline del premier, che per fare una carriera politica, anche senza la competenza e curriculum, ma con la consapevolezza del loro corpo se prostituiscono.

    Personalmente ho sempre avuto un corpo molto bello, direi perfetto, ma fortunatamente mi sono sempre impegnata in curare l'anima e il cervello e per impormi nelle società ho preferito fare con la testa e non mi sono mai pentita della mia scelta.

    Il problema é che non basta un corpo bello se il cervello non lo é! Sarai sempre sottomessa a qualunque, questa regola vale anche per gli uomini.


    Hai ragione Lorella dobbiamo riflettere sulla proposta del corpo che molte ragazze stanno facendo!!!!!!I

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  35. @zauberei, è vero che si deve guardare anche il desiderio di essere parte attiva nei grandi movimenti del mercato; questo aspetto non è abbastanza indagato e viene spesso liquidato con uno snobistico "sono tutti pecoroni" ecc; invece credo che sarebbe importante rifletterci.
    Io non so se la prospettiva e il desiderio di Silvia siano la pubblicità. Credo che Silvia parli della potenza del corpo, e della scoperta di questa potenza, che è importante per tutti, belli/brutti, giovani/vecchi, come diceva prima qualcuno. Forse si deve ancora distinguere tra il potere del corpo e della seduzione fini a se stessi, la cui potenza è affascinante e necessaria nella vita di chiunque, e la seduzione finalizzata alla vendita di prodotti pubblicizzati e di uno stile di vita "figo", permesso a pochi e negato a tutti gli altri. Belen fa quest'ultima cosa, coperta di denaro e sapendo di far parte dei pochi eletti che possono avere la vita "figa" perché lei è messaggera di chi ha più potere economico (aziende ecc.); Silvia parla della scoperta del potere del corpo e della sua capacità attrattiva, attraverso cui sentire e pensare, e della possibilità di essere messaggera al limite di se stessa. Due cose diverse.
    Tuttavia queste due cose diverse ultimamente si sono sovrapposte: nei reality, alle persone è chiesto di essere messaggere di se stesse, cioè di "essere se stesse". E' questa la novità del reality ed è questo che secondo me attira tante persone verso la scatola magica; la possibilità di essere se stessi e di essere in una dimensione pubblica per eccellenza, dove sei riconosciuto dagli altri e valorizzato per questo. Di essere al centro di ciò che sta creando e ricreando questo sistema di riconoscimento/esistenza. Esserne fuori equivale a non esistere (il reality o il format, poi, dragano molta pubblicità e vendono indirettamete uno stile di vita "figo", "vincente", ma questo è già stato detto). Quindi, questo modello nuovo di tv ci coinvolge a un livello molto profondo; esserci o non esserci, avere un significato per il puro fatto di esistere o non averne. Inclusione o esclusione. Mi viene in mente che anche a un precario o a un disoccupato si chiede la stessa cosa, di "puntare su se stesso, " di "sapersi vendere bene", come se le forze più grandi che governano il mondo si volessero prendere non solo le mani o le braccia (oltre il tempo) come accade agli operai, ma tutta la persona intera, mani, braccia e personalità, grazie alla quale la persona saprà “vendersi bene” all’azienda e potrà sperare di più di chi si “vende peggio”, verrà inclusa o verrà esclusa.

    angela

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  36. Scusa Walter, ma cosa vuol dire che usa la sua "superiorità perché ne è conscia ma lei se lo può permettere, ecc." Questo implica che una donna che non ha un corpo come lei è inferiore, e chi utilizza il corpo per esibirlo in modo provocante davanti ad una telecamera è in grado di gestire la situazione sempre perché superiore, questa volta mentalmente. Quindi, chi usa un corpo come il suo in quel modo è superiore, fisicamente e mentalmente. Infine, si scinde il corpo dalla mente, ciò che continua a determinare quella frattura millenaria che accompagna gli esseri umani e li divide in maschi-idea e femmine-corpo.

    Ma per voi esiste soltanto il concetto di superiorità fisica rispetto alla considerazione globale che una persona dovrebbe avere? Oltretutto già di per sé "superiorità" determina un modo verticale, gerarchico di considerare gli altri. Da nazisti.

    Alessandra

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  37. Per quel che mi riguarda potrebbero essere tutti nudi in tv. E' la malizia a non essere libertà.

    Credo però che se continuiamo a considerare queste donne solo come succubi di un potere maschile, ci ritroveremo ad essere noi i primi maschilisti.

    Quello che voglio dire è che anche l'uomo ingabbiato in questi concetti è succube degli schemi sociali. Come per la donna, anche per l'uomo tutto questo crea un'ILLUSIONE di emancipazione del proprio sesso.

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  38. http://www.corriere.it/spettacoli/09_luglio_24/manin_documentario_anti_berlusconi_1e201ac2-781e-11de-96fb-00144f02aabc.shtml

    che ne pensate?

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  39. Beh! é la prima volta che mi becco del nazista .... :-D evidentemente l'arco costituzionale é ruotato senibilmente...

    Allora cerco di spiegarmi meglio...

    Naturalmente ognuno di noi é di solito - secondo i canoni di bellezza in uso nel momento storico in cui vive e della cultura cui appartiene - mediocremente "bello". All'interno del campione esistono poi degli individui che si discostano dalla media per particolari caratteristiche fisiche che li fanno definire dagli altri "belli" o "brutti".

    E' ovvio poi che poiché ciascuno di noi vive in societa' con gli altri inevitabilmente viene influenzato dal giudizio estetico (ma anche morale per i propri comportamenti) che sente attorno a se. E' anche per sentirmi accettato dal gruppo e socialmente "presentabile" che in fondo io tutte le mattine mi rado e vado con una certa frequenza dal parrucchiere - poi molti/e di voi diranno queste cose le fanno per loro stessi, per star bene nella propria pelle etc ma la sostanza é che noi riflettiamo nella nostra figura il giudizio degli altri.

    Questa "ansia" di omologarsi é ovviamente massima nell'eta' dell'adolescenza poi in un certo modo si attenua ma non passa del tutto, come si può ben notare dal boom di centri estetici che eseguono trattamenti anche per maschietti.

    Ora se un individuo X é per fortuna sua nato con delle caratteristiche fisiche che lo rendono "bello" (sempre in quel contesto storico e sociale) é probabile, anche se non scontato che psicologicamente sia più sicuro di se'.

    Io non ho detto che la superiorita' fisica deve prevalere - anzi- ho solo illustrato quel che é la realtà.

    La realtà quale viene costruita dai media ma che é anche nelle nostre radici culturali (da noi non si dice forse "altezza mezza bellezza"? - ed i bassi allora?)

    Il fatto é che se non sei bello beh! Allora devi faticare un po' di più; anche nei posti di lavoro si chiede la "bella presenza" spesso prima della competenza; tutto cio' é molto triste ma é la realta'.

    Quindi Belen é probabilmente avvantaggiata in questo suo gioco ma così facendo veicola un messaggio inarrivabile per la maggior parte delle donne e quindi alla fine secondo me comunque dannoso E' un po' come io dovessi nelle mie passeggiate in montagna prendere come paragone alle mie prestazioni quelle di Raimond Messner.

    Spero di essere stato sufficientemente confuso....

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  40. hops .... dimenticavo che la mia risposta é per Alessandra

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  41. Prima di tutto la sicurezza in se stessi non si raggiunge con un corpo perfetto ma quando si convive bene col prorpio corpo e con la propria mente, essendo consapevoli dei propri limiti e accettandoli. Non credo che la Belen sia così sicura di se stessa, altrimenti non si sarebbe rifatta le tette, ad esempio.

    Quello che le ragazzine possono invidiare a queste showgirl è forse, oltre ad una base di partenza, il tempo e il denaro che hanno per andare in palestra, truccarsi, vestirsi, andare dal chirurgo plastico (che vita poi..).
    Anche nel caso riuscissero a raggiungere i canoni di bellezza dei nostri tempi (corpo di plastica, sostanzialmente) non si sentirebbero ancora soddisfatte perchè la stima in se stessi non si costruisce così banalmente.

    Spesso per sopperire a delle lacune emotive molte vanno a rifarsi o cercano di acquisire sicurezza andando a letto col maggior numero di persone.. Il problema è tutt'altro.. E' sociale, psicologico e personale. E un paio di tette nuove non risolvono un tubo.

    Cerchiamo di scavare più a fondo della nostrà società schizofrenica.

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