giovedì 11 giugno 2009

Prendere posizione

Da dove cominciamo?

Da dove si comincia per raggiungere una corretta e rispettosa immagine di noi donne in tv?

Io penso che si cominci dichiarando che è un tema che ci riguarda tutte, indipendentemente dalle nostre posizioni politiche.

Ho molto apprezzato la posizione dura e chiara di Sofia Ventura, politologa, che ha scritto per denunciare il fenomeno velinismo sulla rivista della Fondazione Fare Futuro presieduta da Gianfranco Fini, uomo di destra. Così come apprezzo gli scritti di Chiara Saraceno e di Norma Rangeri.

La condanna della tv dell’umiliazione delle donne e della rimozione dei volti non è appannaggio della sinistra, anzi io credo che la sinistra e i suoi leaders debbano uscire allo scoperto e dichiarare cosa pensano realmente delle donne, quali azioni vogliono intraprendere con e per le donne, che posizione assumeranno a breve nella lotta alla discriminazione, che la tv privata e pubblica attua nei confronti delle donne quindi negando uno dei diritti portanti della Costituzione Italiana,.

Quando un cittadino straniero e di etnia differente dalla nostra viene offeso e non rispettato nel nostro Paese, giustamente la Sinistra fa il suo dovere e trova le risorse per mobilitarsi. Perché non vi è uguale attenzione alla negazione dei Diritti alla donne?

Perché delle questioni discriminanti del femminile si debbono occupare solo le donne? Non è una questione di rilevanza per tutti i cittadini? O d’ora in poi decidiamo che le donne si occupano di diritti delle donne, i cittadini dell’est che qui risiedono si occupano del rispetto dei diritti per i cittadini dell’est, i cittadini di colore dei diritti per i cittadini di colore… è così?

Possiamo pretendere che venga presa una posizione chiara.


Claudio Amendola è uno dei simboli della sinistra in tv e personaggio di rilievo nel concerto del 1 maggio romano a cui assistono tra piazza e tv, milioni di persone.

Perchè Amendola conducendo Scherzi a parte si rivolge alla sua partner in trasmissione così come vediamo?

Che messaggio veicola Amendola in quel momento? E’ una comunicazione rispettosa dei nostri diritti?

Io credo che sia urgente che i partiti e la sinistra in particolare, prendano posizione, facciano scelte decise, dichiararono i loro intenti sul tema dell’immagine della donna in tv.

E penso che non ci sia da temere la critica, trita e ritrita e in assoluta malafede, di essere dei moralisti bacchettoni: suggeriamo a chi muove tale critica di guardare oltre confine ed imparare come si gestiscono i temi delle parità di diritti in altri Paesi europei .

Proporrei anche di investire in corsi di formazione all’interno dei partiti per approfondire il tema della parità di diritti e della differenza di genere con serietà e competenza: bisonga elevare il livello di consapevolezza su questo tema per poi educare alla valorizzazione delle differenze anche in tv.

E’ molto difficile per noi donne iniziare ad occuparci di questioni fondamentali e urgenti se prima non ci sbarazziamo dell’immagine manipolata e falsa che la tv trasmette di noi .


35 commenti:

  1. Ciao ho segnalato il vostro bellissimo documentario sul sito web per cui lavoro:
    www.intoscana.it (Diritti di cittadinanaza - pari opportunità)

    Complimneti per il vostro lavoro!

    Costanza Baldini

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  2. Ciao lorella..ho visto ieri in tv he ricomincia quella cazzata maschilista di mercante in fiera e sarabanda con belen..che tristezza.

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  3. @Costanza Baldini
    grazie del tuo interesse e del tuo entusiasmo.
    Colgo l'occasione per ringraziare tutte le donne e tutti gli uomini che hanno visto il documentario e ne hanno poi raccomandato la visione agli amici, l'hanno linkato e inviato.
    In un mese più di 200mila persone hanno visto IL CORPO DELLE DONNE online. E' un dato che fa riflettere e fa sperare.

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  4. Ciao,sono un marito(e papà)ho visto il documentario,ne ho sentito in rete.
    e trovo importanti le questioni che ponete.
    Sarebbero tante le considerazioni da fare,intanto come già ho letto qui sarebbe una bella cosa fare domande/intervistare le dirette interessate (dopo avergli fatto visionare il docu.,se già non l'hanno visto),perchè mi riesce difficile credere che che le ragazze/donne che (per esempio) si vedono nel docu. o quelle che appaiono nei link (youtube) non si rendano conto
    del "ruolo" in cui vengono collocate.Domanda (facile risposta?):perchè ti presti a questa cosa?Non ti rendi conto di come vieni trattata?
    Più dignitoso/meglio sentirsi dire da Mammuccari "Ma perchè non vai a fare film porno?" che fare qualche altro lavoro?
    Notare che la curatrice di Scherzi A Parte (vedi Belen Rodriguez) è la potente dirigente Mediaset
    Fatma Ruffini (una donna che per l'audience,gli spazi pubblicitari,ecc.,il lavoro,i soldi,mette un'altra donna in quel ruolo,un'altra donna che per i soldi,il lavoro,il successo,ci si lascia mettere)....Loro ti diranno che è solo un gioco,è spettacolo,è finzione (e di sicuro fa bene alle tasche di tutte),ma si rendono conto dell'effetto che crea fuori?
    Purtroppo sono migliaia le ragazze che non vedono l'ora di entrare in quel meccanismo,e non gliene può importare di meno di essere trattate in quella maniera,basta arrivare lì.Queste ragazze/donne devono comprendere che troppa gente le vede in una maniera sola.Per cui,c'è qualcuno che ti vuole in questa maniera,perchè tu lasci che sia così?Tutto quanto va anche sviscerato tra donne.
    La "signora della televisione" Maria De Filippi pensa di fare buona televisione con ragazze che si contendono un modello (qualcuno davvero crede che alla fine nasca una storia vera?!?!) azzuffandosi con il contorno di signore stile "curva dello stadio"?!La signora si interroga e si guarda allo specchio ogni tanto su quello che produce?
    Ma anche qui abbiamo chi "offre" e chi ci "sta",questa cosa sì che fa tristezza...

    Altra considerazione....Che gusto estetico abbiamo (anzi hanno tanti altri,perchè io non ce l'ho così!) per apprezzare certi ritocchi tipo labbra gonfie (brutte,ok è soggettivo!),finte a Km di distanza,e altre cosucce varie?Come si è trasformato/sviluppato?E' giusta la domanda sul perchè le donne non si accettano più per come sono.Aggiungerei anche una se si rendono conto di non stare poi così bene una volta ritoccate...

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  5. Salve, mi chiamo Sara e sono una femminista, per questo devo ringraziare mia madre che sin da piccola mi ha cresciuta in modo tale da inculcarmi l'idea del rispetto della donna (mia madre non è italiana). Educazione; forse è da qui che dobbiamo incominciare, da quando i figli sono in tenera età, femmine o maschi che siano.
    Credo che la radice del problema sia molto profonda e probabilmente ci vorrà molto tempo per estirparla perchè la discriminazione che noi persone di sesso femminile subiamo non è consapevole. Come possiamo far valere un nostro diritto se una violazione non è percepita come tale, ma come una cosa del tutto normale e naturale?
    Mi piacerebbe vedere più spesso, molto, molto più spesso, programmi televisivi che discutendo di questa situazione possano far nascere nella gente l'idea che la donna potrebbe avere un ruolo migliore rispetto a quello che oggi possiede.

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  6. Segnalo un altro vergognoso spot

    http://dailymotion.virgilio.it/video/x3fcgr_la-donna-ideale_fun

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  7. Sono sconvolta dalla visione di questo spot linkato! Non credevo che si potesse arrivare a tanto!
    Nel mio piccolo con il mio blog cerco di denunciare tutte le forme di comunicazione pubblicitaria che trasferiscono un’immagine inautentica della donna e delle bambine. Ultimamente ho postato su Heineken (http://managerdimestessa.blog.tiscali.it//Le_donne_non_se_la_bevono_1992491.shtml). La cosa che mi ha colpito di più, viste le reazioni negative delle donne alla visione dello spot, è stato che Heineken, non dico dal punto di vista etico, ma almeno dal punto di vista morale, non si è posta alcuna domanda in merito all’opportunità di escludere una fetta di mercato con uno spot maschilista. Come dire, maschilismo a priori, anche se ci si perde economicamente.

    Quanto ad Amendola, e non solo lui, è ora che la sinistra si mostri coerente nei fatti. Basta con questo perbenismo di facciata ecumenico quando poi, di fronte ad un piatto di lenticchie, sono come tutti gli altri se non peggio.

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  8. Vedendo il video di Claudio Amendola mi sono sentita proprio male.
    Inquadrare ossessivamente solo parti del corpo di Belen, facendo molto attenzione a non inquadrarle il viso, mi fa capire che siamo solo corpi per alcune persone. La battuta finale da bevitore di birra di bocciofile mi ha veramente disgustata. Che schifo. Ma, davvero, perchè c elo lasciamo fare?

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  9. Ciao, volevo dire grazie per questa iniziativa, era quello che desideravo da tanto tempo! Sarebbe bello se le donne si mobilitassero per questa violenza che ci viene fatta. Io non me la prendo tanto con le "veline", ma con chi dirige l'intero sistema e propone solo questo modello. Quando i giornali stranieri parlano di noi e della nostra situazione televisiva, noi mettiamo subito le mani avanti rinfacciando le loro "nudità", ma non teniamo conto che in Inghilterra, ad esempio, oltre alla Page Three del The Sun ci sono vari modelli di donne in tv, persino cicciottelle! Giammai questo in Italia!
    Ma il discorso è molto ampio.. dobbiamo solo farci rispettare.

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  10. Buongiorno a tutti, mi chiamo Valentina... Purtroppo solo oggi sono venuta a conoscenza del vostro blog, e sono felicissima, anzi, entusiasta, di aver trovato persone che come me non possono rimanere indifferenti a ciò che sta accedendo e che coinvolge le donne!
    Basta, davvero, non se ne può più! E'frustrante ciò che sta acacdendo, e purtroppo sapere che sono le donne stesse ad alimentare questo processo è ancora peggio! perchè non ci si rende conto che stiamo perdendo quella poca attendibilità che abbiamo faticosamente conquistato negli anni? perchè le donne non capiscono che essere elementi d'esposizione e accettare certi compromessi ci porterà ad un vicolo cieco da cui sarà impossibile uscire?
    Facendo riferimento al video da voi postato tratto da una puntata di "Scherzi a parte", in cui la Rodriguez si spoglia parlando di ecologia, e soprattutto alla scena ben evidenziata in cui lei, semi nuda, rimane in studio tra i due conduttori vestiti, desidero esprimere quelle che sono state le mie sensazioni alla visone di questo video..
    Ebbene, le sensazioni sono state delle più orribili...purtroppo la prima cosa che mi è venuta in mente è stata di due uomini che sovrastano la donna,in quanto lei, nuda, non è altro che cibo per i loro appetiti e sicuramente più vulnerabile proprio perchè sprovvista di indumenti al contario dei due..
    Sono molto spaventata del mondo a cui, giorno dopo giorno, sto andando incontro..

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  11. Grazie Lorella, non solo per il documentario ma anche per aver segnalato "Dalla parte delle bambine" il libro di Elena Gianini Belotti. L'ho letto in un giorno e mi ha aperto gli occhi. Buon lavoro e in bocca al lupo.
    Ely.

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  12. forse sono ingenua,una stupida illusa...ma se concretamente provassimo a fare qualcosa?!
    ad esempio rivolgerci alle dirette interessate protagoniste dei nostri programmi tv...
    che bello se una semplice mail con l'indirizzo di questo sito riuscisse a scuotere qualche coscienza...come è successo a tutte/tutti coloro che hanno scritto qui...
    avranno uno o due sentimenti di vena critica?..
    La semplicità guarirebbe molti mali del mondo.

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  13. Da donna rifletto sul fatto che sono donne pensanti anche quelle che scelgono di esibire e farsi largo grazie alle proprie forme, magari appositamente e dolorosamente modellate. Da madre rifletto che sono donne e madri anche quelle che famelicamente spingono le figlie verso un certo mondo, verso certe "scorciatoie" per un tipo di popolarità che ha un prezzo evidentemente ritenuto accettabile e conveniente. Siamo donne, sì, ma dobbiamo prima fare ordine tra noi, capirci: siamo tante e diverse. Non tutto quello che ci succede è colpa di altri, della società, del fato: spesso scegliamo in base alle nostre capacità, alle nostre ambizioni, alle nostre pigrizie, ai nostri principi morali. Certo la società può influenzare e allettare, ma accusare altri significa ritenerci incapaci di pensiero e di critica autonomi. Non c'è destra né sinistra in questo mondo, soprattutto oggi. La sinistra ha promosso la liberazione del corpo, l'amore libero: ora si scandalizza per ciò che negli anni 70 erano le sue bandiere. Noi donne possiamo e dobbiamo fare più politica, ma lasciamola confinata agli ambiti della politica, sennò la confusione paralizza e fa il gioco di chi ce ne vuole tenere fuori.

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  14. Io non vedo il problema dal lato donne sfruttate dagli uomini. Io sono carina colta e imprenditrice soddisfatta della posizione che ricopro e della mia vita sentimentale. Sono dell'idea che queste donne in tv non siano vittime ma personaggi consapevoli delle loro azioni. Vogliono fare ciò che fanno e vogliono essere trattate così perchè non hanno dignità. Vogliono solo raggiungere guadagni facili e vita facile senza troppa fatca intellettiva e preoccupazioni che ti può creare l'intraprendere un'attività per esempio industriale o commerciale. Come fanno loro alla fine è tutto più facile. Qualche umiliazione ed il ricco matrimonio con imprenditori, produttori, calciatori, manager industriali che ti sistemano per tutto il resto della vita. Basta insegnare ai nostri figli che ci sono nella vita modi per realizzarsi molto più dignitosi. Certo faticosi ma non sentiranno il bisogno di gonfiarsi nulla e mostrarlo in zoommate potenti.

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  15. @Anonima delle 14:52

    Io ci sto!
    Perchè non partire proprio da questo sito?
    Lorella potrebbe scrivere un testo da sottoscrivere e spedire a nome di tutti i partecipanti/frequentatori del blog, o anche individualmente... (ormai penso a lei come alla mia "voce")

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  16. Non sono solo i diritti delle donne che vengono offesi intv ma anche quelli dei gay..oggi vedevo camera cafè e c'era un gay dalle caratteristiche effemminate e non lo volevano assumere dicendo che erano malati e che facevano offrire la gente che c'era intorno. non solo sono discriminati veramente e subiscono violenzeanche la tv ci si mette...è vergognoso. ensa che pochi minuti fa ero in giro in piazza e ho visto 2 omosesusali abbracciati tutt'altro divers da quelli che i media veicolano.
    Per quanto riguarda le donne..quel video è tristissimo e denota la triste mentalità che impone di non ascoltare le donne che parlano, di considerarle oggetti, di non inquadrarle nel viso xke solo corpo siamo. è una vergogna di come ci trattano in tv.

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  17. “ … Le donne sono, banalmente, persone …” sosteneva Sofia Ventura. Speriamo che un giorno, non lontano, per buona parte dell’universo maschile ma anche di quello femminile, le donne siano banalmente, ovvero logicamente, naturalmente, ovviamente, delle persone; persone con il loro patrimonio acquisito dalle esperienze umane e dalle elaborazioni di quanto interiorizzato dal dialogo con gli altri e, pertanto, bagaglio umano unico, irripetibile, prezioso. Soltanto l’incapacità di molti individui nel sentire di appartenere a se stessi come persone con un patrimonio di esperienze umane uniche può permettere di considerare gli altri come appartenenti a questo o a quel gruppo e su tale base teorizzare e praticare discriminazioni ideologiche, razziali, sessuali, religiose o altro svalutando, quando va bene, la parte avversa. In tali discriminazioni, quella basata sul sesso assume spesso connotati particolarmente perversi e odiosi generando una subcultura di cui sembra profondamente intrisa la società italiana che offende senza nemmeno rendersene conto, che umilia e si umilia, che si mostra ipocrita nel predicare bene, si fa per dire, e nel razzolare malissimo e comunque in aperta contraddizione con quanto dice e pretende, non infrequentemente, di imporre in modo bacchettone. "La condanna della tv dell’umiliazione delle donne e della rimozione dei volti non è appannaggio della sinistra, anzi io credo che la sinistra e i suoi leaders debbano uscire allo scoperto e dichiarare cosa pensano realmente delle donne" scrivi, cara Lorella. E come non essere d’accordo con la tua intelligente “sfida”. Certo, però, che da uomo di sinistra, fa una certa pena osservare che anche dalla “mia parte” la strada da percorrere non sembra essere molto breve.

    Paolo.

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  18. Faccio l'attrice e da 12 anni vivo a Londra. Sono divuta letteralmente scappare dal mio paese per poter lavorare perche' ogni volta che andavo a fare un provino, o non venivo neanche guardata perche' sono piccolina e senza molto seno, oppure mi venivano fatte proposte "indecenti" da parte di personaggi disgustosi. A nessuno interessava cosa sapevo fare, se avevo talento. Non ero una bonona ed ero troppo intelligente (non lo dico per autocomplimentarmi, e' quello che mi ha detto un'agente. Un'agente DONNA, che pero', come molte donne "potenti" dietro le quinte del mondo dello spettacolo, si pieg totalmente a questa mentalita' troglodita diventando ancora piu' disgustosa degli uomini). Un altro agente mi disse "ma dova pensi di andare se non vuoi spogliarti?" Il solo guardarlo in faccia mi fece venire da vomitare. In Gran Bretagna mi sono state date possibilita', malgrado l'handicap di parlare con un accento, che in Italia nessuno m avrebbe dato. Faccio una fatica boia, e sono furiosa perche' vorrei poter essere messa in condizione di lavorare nella MIA lingua, nel MIO paese. Ma e' inutile. In Gran Bretagna se appare una velina mezza nuda in TV, o e un uomo si permette di trattare una donna come una povera scema, il giorno dopo fanno chiudere la BBC. Perche' e' considerata discriminazione, insulto. Le donne inglesi scenderebbero in piazza, farebbero un tale casino che nessuno si sognerebbe mai di provarci. E' impensabile perche' nei paesi civili il pubblico ludibrio e degrado nel confronto di un altro essere umano per motivi di razza, sesso o religione non e' SOCIALMENTE ACCETTABILE.
    Ma cio' che mi rende piu' triste e' che le donne italiane hanno ormai elaborato una strategia di "denial" nei confronti di questa realta', che fa si' che facciano finta di non vederla. E' come se si fossero arrese in partenza, come se la continua riproposta di un modello femminile finto e degradato fosse un dato di fatto, una specie di elemento naturale come il sole e la luna, contro il quale non c'e' niente da fare. Quando parlo di queste cose con le mie intelligenti, sensibili, acculturate, intelletuali amiche italiane, tutte dicono "si' e' uno schifo, ma io tanto la TV non la vedo." Come se guardando da un'altra parte questa realta' andasse via, non esistesse. In questo modo si diventa conniventi, complici di questo perverso meccanismo. Tollerare questo disgustoso teatrino significa acconsentirvi.
    Secondo me e' ora di smettere di guardare dall'altra parte e di agire. Per questo propongo di lanciare un'azione concreta. Una giornata, una settimana, in cui tutte le donne d'Italia con qualcosa dentro il cervello decidono non solo di non guardare Striscia la notizia, Amadeus o qualsiasi programma contenente una "INA" scultteante e scema. Ma di convincere i loro uomini a fare lo stesso, per provare il loro rispetto. Perche' sono gli uomini che vanno inclusi in questa battaglia. Almeno quelli che non guardano le donne come Berlusconi o come il buon Claudio Amendola che sara' anche di sinistra ma e' stupido uguale e burino nell'anima. Questa cultura deve diventare INACCETTABILE SOCIALMENTE. Poi non si sradichera' mai, anche in Inghilterra ci sono le ragaze seminude sulla pagina 3 dei giornali scandalistici come The Sun, ma nessuno si sognerebbe mai di metterle in TV. Non sono certo dei modelli femminili che le ragazzine vogliono emulare.
    Bisogna organizzarsi e agire. Far propaganda. Youtube, Facebook, blog, lettere ai giornali. Far sentire la propria voce. Smettere di essere il terzo mondo d'Europa.

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  19. Stufe di sentirci dire che non capiamo l'ironia (no, questa non la capiamo)
    Stufe di sentirci dire che la tv o la pubblicità seguono la realtà (nasce prima l'uovo o la gallina? ininteressante se fanno schifo entrambi)
    Stufe di misoginie trasversali, di sessismo a tutto spiano, di maschilismo arcaico.
    Bisognose di: alleanze (trasversali), intelligenze (dentro e fuori la tv, tra uomini e donne), e un po' di (vera) libertà. Non quella ad uso e consumo di qualcun altro.

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  20. Ciao,ho visto il documentario,e nel mio piccolo lo consiglierò anch'io alle persone che conosco.
    Ho visto anche gli spot segnalati della Heineken,e i video di Scherzi a parte..... beh,secondo me sono uno più disgustoso dell'altro! Una cosa quantomeno "singolare" che ho notato giusto ieri,è che su Mediavideo si parla di questo documentario come di qualcosa di interessante e intelligente.....peccato però che Mediavideo riguardi reti che (assieme a tutte le altre) ci propinano dalla mattina alla sera immagini e personaggi offensivi della dignità femminile. A che scopo allora segnalare il documentario? Così,tanto per passare il tempo vedendo qualcosa di diverso? Non mi dilungherò in altre considerazioni,che sono state già esposte perfettamente da chi ha scritto prima di me! In ogni caso grazie,e complimenti per questo lavoro secondo me utilissimo!

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  21. @martina:
    esattamente...io nel mio piccolo qualcosa faccio...intanto tutte e tutti potremmo almeno linkare l'indirizzo di questo sito sulla pagina facebook o qualche altro blog o pagina personale...anche se spero e immagino sia stato già fatto..sembrerà banale,eppure c'é chi sostiene che per colpa dello sbattito d'ali di una farfalla si creino potentissimi tornado dall'altra parte del mondo..
    Che ne pensi della proposta(vedi mex di martina) Lorella?

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  22. La sinistra ormai da tempo non è più vera SINISTRA, difende solo i suoi diritti, i suoi ometti di partito, i suoi begli stipendi, e non si concentra veramente sul sociale, argomento che in passato è stato il suo cavallo di battaglia. Se invece di parlare sempre e solo male della figura "Berlusconi", si concentrasse su altri problemi italiani, come l'immigrazione, l'integrazione, la cultura (e di conseguenza il ruolo della donna), la scuola, e tentasse VERAMENTE di risolverli cercando di muovere la coscienza delle persone, allora ritroverebbe credito (e magari anche qualche voto in più).

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  23. Vi segnalo questo articolo comparso sul Sueddeutsche Zeitung e tradotto nel sito www.finanzainchiaro.it

    http://italiadallestero.info/archives/6030

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  24. O.T.
    Scusate l'off topic (non ho ancora letto il post)
    ma sono abbastanza sconvolta da questo video su youtube: Ragazza Sclero

    Ho commentato anche là: la ragazzetta ha seri problemi o ha solo guardato un po' troppo "Uomini e Donne"? Quella è la tipica scenata da "pubblico parlante" piena di urli e strafottenza. Aiuto.

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  25. Un uomo, rifiutando di prender parte alla continua prevaricazione nei confronti delle donne, manifestando apertamente la propria contrarietà a questa sottocultura, nel tentativo di liberarsene esso stesso (spinto sì da un desiderio d'equità, ma anche dalla necessità d'un incontro reale, con un femminile reale) si rende conto in fretta che tutto ciò ha un costo, che tutto ciò spesso si paga con "solitudine" "isolamento sociale" "discredito".
    Spero le donne consapevoli di come la loro liberazione sia in realtà un liberazione dell'umanità tutta.
    Permettetemi di concludere da amante dell'anarchia con una sintesi di prospettiva..
    Né servi né padroni!!
    P.S
    Siete x noi un grande conforto, una delle gioie della vita, l'unica patria che riconosciamo e alla quale sentiamo d'appartenere.. quando vi manifestate x ciò che realmente siete..
    Un bacio.

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  26. Per Anonimo del 13 giugno alle 11.55

    E' bello ogni tanto trovare uomini che la pensano così..... D'altra parte,il prezzo di cui parli lo pagano anche le stesse donne quando in qualche modo rifiutano di far parte di questa sottocultura dominante,che guarda dall'alto in basso coloro che non la condividono. In ogni caso,grazie!

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  27. anonimo delle 1.40, m'hai fatto commuovere coi lacrimoni!
    fortuna che ci sono quelli come te (e come il mio amato amante) a farci credere che questa non è una battaglia solo nostra, perché a perderci, nei rapporti, sono anche gli uomini, che, non andando oltre la dinamica velina-tronista, perderanno il senso dell'unione, della condivisione, del confronto, dell'intimità, che poi è il senso ultimo e più alto dell'essere-umano: scambiarsi, aprirsi, scoprirsi, svelarsi, spogliarsi degli artifici.
    grazie, contagiali tutti, col tuo pregiatissimo virus!

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  28. @13giugno 1.40
    lo credo anch'io carissimo anonimo dell'1.40.
    La nostra liberazione è simbolicamente una liberazione dell'umanità tutta.

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  29. Sono con voi, il documentario è davvero interessante, avete messo perfettamente in video e parole una sgradevole sensazione che ho da un po' e che faticavo a esprimere in modo lineare. L'ho consigliato ad amiche e amici, merita di essere visto. Complimenti.

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  30. Che dire di personaggi come ad esempio Mammuccari o Amedola, come trattano le loro colleghe donne, padri di figlie femmine? Sono profondamente sconfortata.....

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  31. Per quanto riguarda il prendere posizione, nelle mie possibilità vorrei pubblicizzare il vostro impegno all'interno del mio blog.
    Non ha molti lettori come il vostro, ma è l'unica cosa che di concreto al momento posso fare.
    Se ho la vostra autorizzazione vorrei fare un piccolo banner di rimando a questo blog.
    Valutate voi, il mio blog è il seguente (http://laforestadisherwood.blogspot.com/)

    Fatemi sapere e di nuovo complimenti ^^

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  32. Allora, premetto che sono d'accordissimo su tutto ciò che ho letto nel vostro Blog...
    d'altra parte secondo me qua il problema non è solo della televisione ma è della cultura italiana in generale. Il popolo italiano (senza offesa) è un po' cosi come lo si vede in tv...la televisione è comunque un mezzo di comunicazione che riflette il paese.
    Non voglio assolutamente offendere nessuno anche perchè ovviamente non tutti gli italiani sono cosi ma c'è comunque in Italia più che in altri paese questo "dovere" di essere belle, appariscenti, alla moda, magre. Alla fine è la società che vuole le donne cosi, non bisogna prendersela con la televisione, ma con la società.
    Ho vissuto alcuni anni in Inghilterra, nella cultura inglese per esempio questa "mania della bellezza malata" non si vede cosi tanto, e di conseguenza non si vede tanto nemmeno in televisione.
    La televisione trasmette quello che la maggior parte della società vuole vedere...x cambiare ciò cominciate magari ad influenzare la generazione dei più giovani con altri valori...tutte ste ragazzine che come ambizione hanno di fare la velina e di sposare un calciatore sinceramente non la si vede in molti paesi...e certo che è un'influenza della tv...ma lo spunto è arrivato da qualche parte prima di arrivare in tv, ed è ciò che la gente vuole se no non sarebbero tutte cosi famose...

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  33. @bettina
    la tv trasmette cio che la gente vuole vedere: giusto.
    Ma 25 anni di tv commerciale e di tv statale che pare commerc iale, influenza moltissimo ciò che la gente crede di volere vedere.

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  34. E' che c'è un circolo vizioso. Secondo me non ha molto senso dire "il fenomeno parte dalla tv" così come non ha senso dire "il fenomeno parte dalla realtà": è come se si influenzassero reciprocamente. Anche senza risolvere questa questione dell'uovo e della gallina, criticare la tv e annessi fenomeni di massificazione culturale, può essere un modo per cominciare a indebolirli.

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