lunedì 8 giugno 2009

Nei tinelli delle famiglie italiane

Il tinello è quel locale della case che in particolare negli anni '60 definiva il luogo dove la famiglia si radunava per il pranzo e la cena e dove veniva collocata la TV, allora in bianco e nero e che trasmetteva solo poche ore al giorno. Il tinello è ancora una realtà presente in molte famiglie italiane, solo che ora la TV viene lasciata accesa diverse ore al giorno.

Al mattino viene accesa dalla donna casalinga e madre e dalle nonne che, a differenza degli altri Paesi europei, vivono spesso insieme alla nuova famiglia della figlia o più raramente del figlio.

Resta accesa durante il pranzo quando tornano i figli da scuola, che spesso continuano a tenerla accesa anche al pomeriggio, come sottofondo per compiti e merende. Ed è ancora accesa la sera quando il marito/padre torna a casa e guarda la tv con il resto della famiglia durante la cena, e resta poi solo davanti allo schermo quando i ragazzi vanno a dormire e la moglie riassetta. Non molto è cambiato nelle forme e nelle organizzazioni della famiglia italiana dagli Anni ’60 ad oggi. L’unica grande differenza è il numero maggiore di ore in cui la tv resta accesa.


Cosa accade dunque nei tinelli delle famiglie italiane davanti alla tv?

Quando al mattino verso le 10 o le 11 una dottoressa di medicina estetica di età indecifrabile e dalla bellezza chirurgica dispensa consigli su come aumentare la dimensione del seno col semplice innesto di una protesi, cosa sta facendo la donna/madre/moglie in quel momento? Cucina, spolvera, da un’occhiata allo schermo mentre passa l’aspirapolvere?

Cosa pensano le nonne mentre rammendano, lavano le verdure, buttano la pasta, ed il presentatore in tv si complimenta per gli splendidi davanzali delle ospiti in trasmissione?

E la ragazzina di 13 anni che fa i compiti sul tavolo di fronte alla tv, cosa pensa, mentre una delle eroine del contenitore pomeridiano dichiara che un uomo che ha tante donne è nel giusto, ma che una donna che ha più di un uomo si chiama solo in un modo?

E queste donne di generazioni diverse cosa pensano quando insieme al padre o al fratello guardano ”la gatta nera” che alle 7 di sera si presentava in stivali sado maso e tuta in lattex nero in veste di valletta del gioco per famiglie” Mercante in Fiera”? O davanti al balletto lesbo di 2 tra le decine di soubrette straniere che qui da noi spopolano?

Cosa pensano queste donne? E cosa si dicono?

E’ da quei tinelli, da quegli sguardi di donne che vagano dallo schermo al marito che guarda la tv, dallo schermo al padre che guarda la tv, che si fa strada l’idea che essere una di quelle donne in tv le farebbe esistere?


19 commenti:

  1. Sarà anche interessante la descrizione fatta della donna tutta casa e famiglia, ma non mi sembra corrisponda alla realtà, molto più variegata, della donna italiana che non è più una casalinga ma lavora e la tv la guarda solo alla sera, forse. Davanti alla tv la mattina ci saranno gli anziani e il pomeriggio i ragazzi, ma mi sembra distorsivo sostenere che le donne, nel 2009, siano casalinghe frustrate e che vivano davanti al televisore. Se non la maggioranza magari, però gran parte delle donne ha una vita diversa e più attiva e impegnata.

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  2. forse si potrebbe provare a spegnere la tivù, e si scoprirebbe che quel rumore di sottofondo distrae troppo dai pensieri, dai discorsi e dalla vita reale.

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  3. Credo che siamo nelle sabbie mobili .. Gli uomini quando tornano a casa e vedono due cosce, due seni, gonfiati o meno, sognano quel che vedono .. cio' che vedono è cio' che vorrebbero .. e cio' che vorrebbero non è cio' che hanno .. Le donne, mogli, fidanzate, sorelle, mamme, nonne (?) vedono come forse vorrebbero essere per poter avere cio' che vogliono e che non hanno .. E in questi desideri, volonta' non collegati alla realta', tutti, uomini e donne nelle sabbie mobili della nostra etica a livello zero. Don Diego della Vega.

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  4. @anonimo
    corrisponde infatti ad una parte di realtà, sufficentemente ampia. I dati dell'occupazione femminile in Italia restano al di sotto dei parametri di Lisbona, e al Sud è anche peggio.
    Davanti alla tv purtroppo al mattino non ci sono solo gli anziani: lo dimostra il fatto che gli spot dei chirurghi estetici sono frequenti proprio nelle trasmissioni del mattino e del primo pomeriggio.

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  5. mi capita di assistere ai commenti dei parenti ai programmi televisivi: mia cugina, tutta palestra e nient'altro, si esprime con "fanno bene, se io avessi un corpo così farei lo stesso", mentre il marito guarda imbambolato le cosce toniche delle ballerine; mia zia invece ci tiene a dare di sé un'immagine casta e conservatrice, "è una vergogna, tutti questi culi in vista, ai miei tempi...".
    naturalmente la vergogna, per lei, consiste solo nello svelare troppe nudità; che poi le grechine o le sessualmente invitanti donnine stiano lì solo per mostrare il bel cencio che sono, esprimendosi in risolini e ammiccamenti, naturalmente non importa.
    le donne che conosco io non fanno una piega, il gesto di maggior dissenso è accendere la tv dell'altra stanza, e lasciare il marito a sognare le veline sadomaso perché tanto "gli uomini sono così".
    anche io "sono così" come mia madre mi ha fatto, eppure a me viene richiesto un cambiamento, a loro no, chissà perché.
    grazie ancora a lorella per il lavoro di educazione e rieducazione, quando noi donne saremo rieducate, credo che agli uomini non resterà altro che seguirci.

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  6. Durante il pranzo mio fratello accende la TV sul TG5 e Forum (a me non interessa tanto mi schifa tutto): spesso e volentieri critico i servizi di pessima qualità, maschilisti, gossippari, strappalacrime e truculenti, e da un po' di tempo a questa parte si sono aggiunte anche le critiche di mio fratello e mia madre. Non so quanto facciano per il loro profondo maschilismo ma insomma ci provo...

    Non so se conoscete questo video http://www.youtube.com/watch?v=XJ5eYY_Gl44 non c'è scritto chi l'ha fatto ma mi sembra proprio una specie di denuncia a "presa di giro".

    Complimenti per il documentario, continuate così!

    Emily

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  7. Leggendo "Donne che si fanno male", di Dusty Miller, mi viene spontaneo riflettere sull'ambiguità di una società che da un lato inculca alle bambine il tabù del sesso, dall'altro propone come modello la donna oggetto. Che a questo punto non è nemmeno più provocante, ma solo passiva, una vera e propria bambola.
    La discriminazione inizia nelle famiglie, dove i maschi vengono incoraggiati a sviluppare una vita sessuale e le femmine dissuase: perchè reprimerci, "negando o distorcendo una parte importante dell'esperienza femminile", se poi ci viene imposta un immagine del genere? Quasi a volerci negare di poter gestire la nostra sessualità (che però deve essere messa in mostra a tutti i costi).
    Come si colloca il messaggio che la tv invia alle famiglie rispetto a un pregiudizio così radicato? Come fanno a coesistere? Non trovo una spiegazione a questa ambivalenza, perchè nonostante lo straripare di corpi, seni, cosce etc, rimaniamo sempre dei moralisti bacchettoni quando si tratta dell'educazione delle figlie.
    (Mi chiedo anche che effetto abbia sugli uomini tutto questo "vedere e non toccare").
    Se siete di stomaco forte vi consiglio la lettura del libro che ho citato (essenzialmente tratta di traumi infantili e delle loro ripercussioni), dove tra l'altro fra i comportamenti autolesionisti si annovera anche il ricorso ossessivo alla chirurgia estetica.

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  8. "Cosa pensano queste donne? E cosa si dicono?"

    Ho visto diverse donne di fronte alla tv e di donne di fronte alla tv mi hanno riferito. La maggior parte di loro, dai 15 ai 50 anni, critica l'aspetto fisico e l'abbigliamento delle presentatrici/donne/ospiti. "Quel vestito la strizza tutta, guarda quel rotolino di ciccia che esce!" "Mi fa schifo se si nota la fossetta sopra le labbra" "Quella si veste come una..." ecc ecc

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  9. NOSTALGIA DEL LAVATOIO
    Un tempo le donne si trovavano a lavare i panni tutte insieme e lì, tra fatica e preoccupazioni varie, volavano chiacchere risate pettegolezzi insulti punzecchiature e pezzi di sapone.... Oggi le donne accendono la tv mentre fanno le faccende e da una stanza all'altra il brusio indistinto di sottofondo le segue,finchè.....si alzano le voci, si scaldano gli animi, comincia la gazzarra di rito...la distratta è costretta a pararsi davanti al video richiamata dal gran fracasso e poi, dopo poco, il/la conduttrice di turno per calmare le acque invoca i consigli per gli acquisti. Chiaro, no?
    Oppure le piazzate in portineria o nei cortili con femmine che si accapigliano e lanciano ciabatte....Vogliono farci credere che le cose non sono cambiate, vi siete chiesti perché? Sono una donna che guarda poco la TV e quel poco è attentamente selezionato, sono contenta di aver trovato in questo spazio persone con il mio stesso sentire .....a presto

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  10. NOSTALGIA DEL LAVATOIO è stato scritto da Elena, potete aggiungere il mio nome per favore? l'ho postato anonimo senza volere, grazie

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  11. Beh, al riguardo posso dire che un amico mi ha confessato che (posso dirlo?) ha avuto momenti di eccitazione involontaria mentre a pranzo con la famiglia ha visto un servizio di studio aperto. Che dovrebbe essere un tele-giornale, ovvero uno strumento d'informazione... non un soft-porno!

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  12. Nostagia del lavatoio...si cara..
    ma anche nostalgia, Forse ,il nostro destino è nello sporco,,,In quella materia indefinita che è la Vita...sporca e pulita allo stesso tempo...

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  13. il commento delle donne sulle donne è vecchio come il mondo...

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  14. Rispondo ai quesiti del blog...dove è il tinello!!!???
    Non c'è piu! Sparito!!
    Ma nel frattempo Voi dove eravate?
    Ma di che generazione siete..
    Bho...Anche Franceschini lo sa..sparito!!!!!!

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  15. Ho un problema...mio marito guarda la televisione...Perchè dico io???? Noi in famigia non la guardiamo. Lui ho scoperto che, si, la guarda nell'altra stanza.....

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  16. Adoro la Sardegna e amo tutto quello che voi fate con sentimento..Cara Elena del Lavatoio, forse sei sarda'?

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  17. Se le donne stanno su internet, vuol dire che hanno tempo libero...Ma vi domandate se l'hanno scelto loro????

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  18. Comunicazione di servizio:
    Tutto quello che passa sulla TV nazionale non è informazione, è un'altra cosa di tipo sensazionalista, atta a far vedere spot pubblicitari, che la finanziano.

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  19. PER PAOLA M
    ....non sono sarda ma toscana e qui ancora si possono vedere i vecchi lavatoi: nelle campagne, nei paesini ma anche in città come Siena, vicino ad alcune fonti medievali. Quando furono costruiti rappresentarono una grande comodità per le donne, rispetto a quello che dovevano fare prima per lavare e sciacquare i panni. Le zuffe tra lavandaie richiamavano gente, le baruffe in tv hanno secondo me lo stesso scopo di attirare pubblico e creare quella specie di attesa...."vediamo fino a che punto scendono in basso stavolta". Non esiste il tinello nella casa di moderna costruzione, ma esistono donne, e io ne conosco molte, che accendono la tv durante la mattina e il primo pomeriggio....per avere compagnia, dicono loro. Ci sono le casalinghe ma anche chi fa i turni o lavori part-time, non tutte lavorano con l'orario canonico e poi ora anche tante disoccupate si uniscono al gruppo. Saluti da Elena....del lavatoio :-)

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