http://www.repubblica.it/2006/08/gallerie/gente/dive-microscopio/1.html
In queste foto c’è anche dell’altro, il cattivo gusto, ad esempio. E il sentimento diffuso di meschina rivincita di noi comuni mortali nei confronti delle star.
C’ è anche però un forte sentimento di misoginia.
Pare che oggi le donne non abbiano scelta: o si adeguano ai canoni della “bellezza” chirurgica imposti dalla moda e dai media e al processo di ibernazione che le costringe a una giovinezza grottesca e perenne, o vengono punite e mostrate impudicamente nella loro “verità”.
Queste foto rimandano alle immagini dei film porno degli ultimi anni dove l’erotismo ha lasciato il posto ad un interesse da entomologo per i dettagli, lo smembramento, gli zoom ravvicinatissimi da visita ginecologica.
Uguale interesse morboso si evince dall’immensa raccolta di immagini del web: migliaia di foto raccolte e schedate per tipologia di “parti di corpo di donne ”: seni, cosce, bocche…
Che ne è delle donne? mi chiedo nel documentario IL CORPO DELLE DONNE.
Dove sono le donne nelle immagini in tv, nelle immagini delle affissioni pubblicitarie, nelle immagini sulle riviste e sui giornali?
Dove trovare il femminile oggi? Dove siamo nascoste?
Troviamolo, prendiamone coscienza, pensiamolo e raccontiamolo.
Prima che si perda.
Prima che anche noi donne, con l’immaginario annientato da queste immagini, avendo ormai introiettato il presunto sguardo maschile, arriviamo a credere di essere quelle immagini.
Ieri ero ad una festa di fine anno in una scuola elementare.
Una piccola band ha iniziato a suonare un brano latino americano molto di moda, di quelli che in tv accompagnano balletti stereotipati .
Un gruppetto di bambine, avranno avuto 8 anni, ha cominciato a ballare.
Nessun scimmiottamento di balletti tv, nessun ammiccamento da lolite.
Bambine che erano semplicemente felici di ballare, con moltissima grazie, gioia. Hanno improvvisato una danza di gruppo e si coordinavano tra loro senza quella rivalita che spesso ci viene imposta dalla tremenda pressione esterna sul dover apparire, sul dovere essere bella e giovane.
Io credo che abbiamo un dovere morale verso noi stesse e verso queste bambine di proporci nella nostra verità.
E' allucinante e a tratti sconvilgente, ma a che serve?
RispondiEliminaCosa siamo noi per criticare una scelta consumistica ben precisa che propone donne (e ora anche uomini) come elementi privi di contesto, privi di umanità, li smenbra come il tonno che nessuno dalla scatola in cui è teneramente conservato ipotizzerebbe che è un pesc?
Ti segnalo una cosa tristissima che ho visto per caso mentre entravo in sala e mia mamma guardav verissimo:
RispondiEliminaAmanda lear ha detto alla conduttrice che una donna di successo quando invecchia dventa acida xke ha perso la bellezza e ha detto che x lei è meglio sparire e farsi ricordare come erano una volta...Amanda Lear è praticamentena ettantenne tutta rifatta e conciata da 40enne.
Avevo visto le foto e devo dire un paio di cose...
RispondiEliminala prima: a dispetto del sensazionalismo del titolo e dell'articolo in quelle foto non ho assolutamente trovato nulla di ributtante o di vergognoso (e di che si dovevano vergognare? dei peli nel naso? li abbiamo tutti e servono pure).
la seconda: le foto mi hanno ispirato un sentimento di simpatia verso queste donne, che per una volta ho visto 'vere' e non 'di plastica' come si cerca di proporle.
io devo dier che di massima sono d'accordo il principio. penso anche si debba fare la raccolta differenziata e le auto a energia verde. credo che le tasse dovrebbero diminuire e che gli stiepndi dovrebbero alzarsi per le classi più basse. Quindi? cosa devo fare? leggendovi e guardandovi però ho solo un grande, anzi grandissimo dubbio. E se in realtà la gente fosse felice così? perchè questi commenti che sembrano sentenze? non riusciamo a confrontarci senza per forza fare una guerra? tu hai mai provato ad essere velina? a mostrare il tuo corpo? questo è ciò che distrugge il mondo, pensare che la gente sia stupida e inconsapevole. un grande pubblicitario diceva: quando fai una campagna pernsa sempre che la gente è stupida, ma non dimenticarti mai che non lo è (o qualcosa di simile!)
RispondiEliminaquesti "scoop" fotografici sembrano volerci dire "vedete che trattamento riserviamo a chi non rispetta il canone? guai ad avere un po' di peluria sul braccio, un'unghia rovinata, un seno non marmoreo, verrete derise e schernite, svergognate."
RispondiEliminachissà perché bisogna fingere di non avere peli, di non fare la cacca, di non avere le stesse cose "schifose" e perfettamente naturali degli uomini?
sembra una nuova e deforme interpretazione del concetto della donna del dolce stil novo, dove però, invece di far da tramite tra l'uomo e dio, pare metterlo in contatto visivo con la donna dei film porno, la tanto bramata (?) ninfomane sempre perfetta, truccatissima in multicolor, smalto ineccepibile, lingerie e capigliatura da calendario.
è bellissimo il racconto delle bambine che ballano senza giudicarsi, come forse si troveranno a fare tra qualche anno.
l'altro giorno, di pomeriggio, ho visto una pubblicità di bambole: minigonna attillata, trucchi, supertacchi.
nuovi eserciti di veline fin dalla scuola materna, e al posto delle recite di fine anno: provini mediaset!
Adoro Beyoncè, non solo per la voce, ma anche per la sua favolosa grinta. Queste foto anzichè inorridirmi, mi hanno tolto un po' di ansia. Perchè dimostrano che anche le star sono esseri umani ma, se hanno talento, rimangono comunque affascinanti. Mi fa immenso piacere leggere i post e i commenti di questo blog, perchè trovo persone alla ricerca di una bellezza vera e sincera.
RispondiEliminaUna chicca, un video di Benny Hill; le ballerine erano comunque svestite, ma che ironia e che fascino...
http://www.youtube.com/watch?v=BTPC7hTGx0g
PS: come ci si fa ad accreditare in questo blog?
Concordo con eva: è sempre piacevole vedere umanità vera e viva, con tutti i segni sul corpo che ne conseguono.
RispondiEliminaPurtroppo l'articolo non è stato fatto con l'intenzione di rendere Scarlett Johansson più vera, bella ed umana, il fine è criticare l'imperfezione, evidenziare anche quella microscopica per abolirla. Per far pensare (alle donne e agli uomini che ci credono) che nemmeno il più piccolo particolare fuori posto sia concesso. Io spero che continuando così la gente si stufi, ma temo capiterà l'opposto (evviva le profezie di Huxley...)
Non capisco dove sia il problema e perché mettere in evidenza parti di un corpo normale. In natura non esistono esseri umani senza peli, a meno di considerare certe patologie, che sono, appunto, provocate da un malessere (e comunque anche chi all'apparenza sembra non averli, non è affato vero, dato che il corpo è coperto da una fittissima rete di piccoli peli quasi invisibili). Per non parlare delle rughe e delle smagliature.
RispondiEliminaMi domando per quale motivo non posso avere le rughe o i peli, per quale cavolo di motivo? Perché devo rispondere ad un desiderio imposto da altri soltanto perché devo essere utilizzata come un oggetto sessuale e passivo, come potrebbe essere un bambino indifeso (che, quarda caso, non ha accentuate proprio le caratteristiche di cui sopra). Io non voglio essere perennemente giovane, né un bambino alla mercé altrui. Iniziamo da qui: noi siamo esseri umani con il sacrosanto diritto di riconoscerci in un corpo con o senza rughe/peli/smagliature/cellulite, ecc. Non è che il corpo è degli altri, il corpo sei tu, quindi perché lasci che altri disponga del tuo essere/ci? E' la logica del possesso che vede il corpo come un avere.
Trovare il femminile, prenderne coscienza, pensarlo e raccontarlo, dice Lorella.
RispondiEliminaCredo che per combattere questa guerra (non mi vengono altri termini) l'immagine sia uno dei mezzi necessari.
In proposito un segnale confortante è apparso su Elle Francia qualche mese fa: Bellucci, Marceau, Erzigova ritratte quasi al naturale (non certo senza trucco come si dichiarano, ma di sicuro in controtendenza con l'immagine da "bella clonata").
(non riesco a copiare il link, ma basta cercare "elle monica bellucci senza trucco" per trovare la notizia e le immagini)
In Italia l'iniziativa è stata riproposta con altre attrici e presentatrici da una rivista meno d'elite e più popolare come Donna Moderna. Mi sembrano segnali positivi da cui poter ricreare una base di partenza.
Laura Albano
Leggendo i vari articoli proposti dai media sull'imperfezione femminile ho capito che se dovessi rinascere non vorrei mai essere una donna. Non capisco come fate voi donne a tollerare tutto ciò. Ma quando vi ribellate a questa mercificazione mediatica?
RispondiElimina@13giugno 18.19
RispondiEliminaperchè cara anonima questi commenti ti paiono sentenze? Non ho mai pensato che una ragazza non abbia il diritto di fare la velina. Penso però che la tv non debba proporre solo il modello velina o grechina, ma anche modelli più reali. Mai creduto che la gente sia stupida, inconsapevole si,lo è spesso. Blog come questo servono ad innalzare il livello di consapevolezza.
Poi diffido fortemente del pensiero etico dei pubblicitari, grandi che siano.
Dai, fra qualche tempo il modello plasticoso cederà il passo a quello naturale. Donne, potete ritenervi soddisfatte.
RispondiEliminaE' vero che nelle foto non c'è nulla di strano, SALVO LA MORBOSA ATTENZIONE dell'obiettivo e del giornalista. Ed è vero che le foto richiamano pesantemente il peggior porno, o, se vogliamo essere buoni, le foto-atlante dei testi di dermatologia, che, come ogni medico sa, rendono le patologie sempre peggiori di quello che si vede al naturale!
RispondiEliminaViene da chiedersi: quale giornalismo a difesa delle donne? Non certo queste gallerie inutili e dannose...
Tristissimo. Il corpo delle donne non è delle donne.
RispondiEliminaLa carrellata di foto prevede solo femmine di uomo. E non maschi di uomo.
Ci fossero state le caccole di george Clooney o la panzetta di Brad pitt avrei capito....
Vi ricordate le foto di Hilary Clinton? Cercarono di farla fuori politicamente zoommando su rughe e occhiaie!
http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/esteri/usa-hillary-rughe/usa-hillary-rughe/usa-hillary-rughe.html
"WASHINGTON - Il processo alla strega Hillary comincia nel pomeriggio di mercoledì scorso, quando una foto "candid", non posata, senza luci morbide né calzette sulla lente, scattata da un fotografo della Associated Press, viene scelta e spiattellata sul sito culto della disinformatja di destra, il DrudgeReport.
Flash: Hillary Clinton è brutta, non possiamo eleggerla alla Casa Bianca. La sua antica faccia segnata non può diventare il prossimo volto dell'America. "
il problema è globale. le donne devono farsi sentire. Lorella già ti avevo scritto per il problema parto ed epidurale.
Ognuna metta a disposizione le sue esperienze e competenze.
Opponiamoci a questo mondo che ci vuole solo concubine e possibilmente giovani. Prendiamo contatti. Organizziamo una manifestazione!
Non scherzo... sono serissima.
Concordo anche io con Eva: ma cosa c'è di male se mi dimentico di depilarmi alla perfezione, ho cinquant'anni e la pelle dell'addome che, nonostante le decine di ore di palestra al giorno non sarà mai quella di una ventenne.
RispondiEliminaQuello che io ci vedo è: 1. Grazie a Dio siamo tutte uguali, le donne di spettacolo non sono delle aliene, ed ogni tanto si dimenticano pure loro qualche trattamento, tanto quanto noi, e non è un peccato, o magari di qualche cosa se ne fregano: EVVIVA.
2. La chirugia plastica rende (forse) più belle, ma solo da lontano, evitiamola: le rughe di Meryl Streep la rendono bella anche a 60? anni, io se fossi in lei ne sarei fiera. Un corpo senza segni è un corpo che non ha vissuto, a mio avviso.
Quello a cui dobbiamo ribellarci è questa politica dell'annullare la personalità femminile, omologandoci tutte ad un'immagine predeterminata, stupida e rassicurante (per loro)
Come sempre: grazie del lavoro che fai Lorella, io nel mio piccolo lavoro, con figlie amiche, conoscenti, ma tu raggiungi sicuramente una platea ben maggiore!
nessuno obbliga le belle ragazze ad andare in tv a spogliarsi, semplicemente alla maggior parte delle donne (facciamo un 95 % qua a Milano) piacerebbe andare in tv ed essere famose (anche solo perchè sono bele o hanno un bel fisico), perchè questo è ciò che ci dice la nostra cultura sin da quando siamo piccoli (io ho 20 anni). Le vallette in tv le ha inventate Berlusconi con mediaset (all'estero non ci sono o comunque in forma molto molto molto minore e più leggera) e ha funzionato e alla grande, perchè le belle donne piacciono agli italiani, amanti dell'eccesso.
RispondiEliminaIl tuo documentario è giusto e dice cose vere, ed è scioccante se visto da una persona estranea alla nostra società, ma visto dall'interno non dice nulla di nuovo sono tutte cose che noi sappiamo e che (anche senza accorgercene) vogliamo, non esiste una società maschilista che costringe le donne a quel ruolo, perchè le donne ne sono partecipi quanto l'uomo soggiogate dal successo e dal denaro.
@gekina73
RispondiEliminaognuno è importante che faccia secondo le proprie capacità e competenze,concordo gekina.
Io mi pongo l'obbiettivo di innalzare la consapevolezza su qs tema. Quanto alla manifestazione, può essere efficace nella misura in cui si riesca a sensibilizzare un numero consistente di persone, altrimenti è di poco impatto.
complimenti davvero. nessuno ne parla mai. si parla tanto di emancipazione femminile, eccola qui l'emancipazione.
RispondiEliminanessuno denuncia più, ormai è tutto nella norma.
non guardo tv da 4 anni circa. sono convinta faccia male. fa male alla salute psichica.
ormai si fa passare come normale che una bambina abbia come aspirazione quella di fare la velina da grande. fare del proprio corpo un oggetto non può essere un'aspirazione, un ideale, non raccontiamoci fesserie per placere i sensi di colpa. quanti bambini maschi da grandi vorrebbero fare il velino?
Non sono certo il primo a dirlo. Il processo di mercificazione di tutto ciò che è umano, cominciato dal capitalismo parecchio tempo fa e ancora imperante, impone di vendere anche il corpo (in primis quello femminile, perché i compratori sono perlopiù uomini) come una qualunque altra merce: liscio, lucido, pulito, solido, perfettamente funzionante, sempre al massimo delle sue capacità, come un qualunque altro oggetto in vetrina. Queste foto sono tutte foto da vetrina, e l'ingrandimento (altro dispositivo tecnico non-umano, perché l'occhio non lo sa fare) serve a mostrare le pecche del prodotto, probabilmente per indirizzare i clienti su di un altro. La battaglia per liberare il corpo dalla tecnica (di produzione, di vendita, di esposizione) sarà molto lunga e difficile, perché è di tipo esclusivamente culturale ed evidentemente antieconomica - nel senso del capitalismo, ovviamente.
RispondiEliminaLorenzo (da FB)
Lo sguardo non è maschile. Lo sguardo è femmina.
RispondiEliminaSiamo noi quelle che scrutano cellulite, peli, rughe. Noi donne.
I particolari son solo di noi donne.
Che il "maschio" voglia portare ancora avanti il proprio status e trattare le donne come carne da macello (noi complici) non vuol dire che il maschio sia quello che annienta.
io invece purtroppo vedo spesso bambine che ballano copiando i balletti televisivi
RispondiElimina..non vedo nulla di sconvolgente! se non l'accanimento al dettaglio fotografico... L'occhio umano è più intellinente, vede l'insieme e lo percepisce..Non guarda il ..pelo!!!
RispondiEliminaQuelle foto sono a destinazione: percezione video e schermo.., un'altro tipo di visualizzazione,.. del genere sensazionalismo giornalistico!
Fa tutto parte della logica del corpo donna merce ,imperante. Questa è a mio parere la vera questione. Acettare che l'anomalo, l'imperfetto,il diverso, i segni del tempo che passa, e tutto quello che rimanda al NON CONFORME e al rifiuto del concetto di Vita come Giovinezza eterna. Questo è il modello: questa è la strada da asfaltare, rivestire di marmo e lucidare.!
Dimenticavo..Le stars cinematografiche del passato, da una certa età in poi diventavano "direttori di fotografia"...come dire, che sapevano che la questione era di luce e ombra...Bastava illuminare sapientemente...creando misteriose ombre...Grande saggezza!!!
RispondiEliminaChi di voi ha studiato l'illuminazione della casa, perche ci sia quella ..Famosa Atmosfera...????
Ora, si illumina tutto , spasmodicamente, come se all'illuminazione, dettagliata, corrispondesse la verità....
Nooooo, la verità sensitiva dell'essere umano non è un mezzogiorno perenne....
é qualcosa d'altro.....
"il tutto è falso, il falso è tutto", cantava Gaber... la tv è ormai un pianeta a sè, certo influente, ma ormai avulso dalla realtà, è diventato qualcosa da poveracci, per quanto ne aumenta il numero e ne peggiora lo stato... la vita vera è altro, le donne vere sono altro, sono molto molto di più... questo blog mi appare esso stesso irreale e anzi inutile, perchè tratta di cose che non riguardano le persone calate nel reale, nel quotidiano, quelle persone che magari non hanno grandi occasioni di far sentire la propria voce, ma che tuttavia sono le più numerose... insomma, di cosa stiamo discutendo? e gli autori stanno qui a far vedere che esistono, parlando di ovvietà, sicuramente condivisibili, ma pur sempre ovvietà. Esagero?
RispondiEliminaMio Dio, non ci posso credere! Qui abbiamo raggiunto la parodia. Mi riferisco a quella di Repubblica, che fa la parodia di un genere di atteggiamento assolutamente patetico e datato, che dire superficiale e puerile è un complimento.
RispondiEliminaVedi la splendida Heidi Klum: capirai, che scoop, una donna nella tarda trentina o prima quarantina che ha avuto 3 figli (e ne ha un altro in arrivo) non ha la stessa pelle attorno agli occhi che avrebbe una diciottenne!
Scandalo, Beyoncé ha dei pelucchi sulle braccia! E anche SOTTO le braccia! Ma non si faceva il bagno nella ceretta ogni mattina, questa zozzona?!
Orrore, alle donne a cui in pubertà crescono velocemente i seni (vedi Scarlett Johansson o Salma Hayek) possono venire delle smagliature! (come anche la sottoscritta, che dall'età di 13 a 14 anni è passata da una zero a una quarta di reggiseno!).
Al riparo! Una donna nella cinquantina non ha la stessa pelle sulla gola di una di 21! (Sharon Stone, bellissima e sprizzante sensualità con tutto il suo gozzo ed i suoi 50+ anni; Repubblica, ma vaff...).
Tra l'altro vorrei capire cosa fossero tutti quegli ingrandimenti di dita di piedi e mani: cosa volevano dimostrare, che poteva capitare che un millimetro cubo di smalto si fosse scheggiato? E Uma Thurman cosa aveva di strano ai piedi - a me è sembrata splendida e oserei dire perfetta, come sempre...
Meryl Streep in particolare meritava di essere messa sotto il microscopio in questo modo, quando per nulla frivola o schiava dello star system, ha sempre e solo costruito la sua notorietà sul suo immenso talento di attrice impegnata e poliedrica? La Streep è un'artista, chi se ne frega se ha le rughe (che io trovo belle) o sei dita per mano!
Davvero mi aspettavo un atteggiamento più... evoluto da Repubblica. Bella delusione! Mi auguro siano piovute in redazione non poche lamentele per l'idiozia e misoginia di questo "servizio" (perché naturalmente di star di sesso maschile nemmeno la traccia... non che speravo vi fossero - una superficialità del genere è atroce anche se rivolta agli uomini!).
Daniela Filippin
Roma
Commenti e post davvero interessanti.
RispondiEliminaSto lavorando proprio su questi argomenti, organizzando una collettiva di arte varia e illustrazione che avrà per temi proprio le donne in questa epoca storica e culturale. Però mi chiedo anche perchè a nessuno è mai venuto in mente di zoomare sulle rughe di Margherita Hack o di Jane Goodall, o di Rita Levi Montalcini? Donne che non si sono mai sognate di conciarsi a richiamo sessuale per apparire in pubblico. Eppure donne che hanno saputo farsi apprezzare per "altro" che non fosse la loro bellezza.
E trovo squallidamente ovvio che ci si diverta a scovare difetti in chi si proponga come oggetto estetico prima che come essere umano capace.
Se le signore ritratte nel misero servizio di Repubblica (peccato che sul web abbia spesso queste cadute di stile) fossero davvero sicure di sè non temerebbero scoop di questo tipo e comincerebbero (sull'onda del loro affermato successo) a proporsi in modo sempre più naturale fino a creare nuovi modelli di riferimento.
Anche un po' più onestamente delle signore delle copertine di Elle, magari.
E poi, tutto sommato, per quanto ignobile, quel servizio aiuta a percepire ogni icona nella sua vesione più umana e, come dice Eva, più simpatica.
Speriamo....
@antonella
RispondiEliminami piacerebbe sapere di più della mostra che stai organizzando: è possibile? puoi scrivere qui o alla mia mail che trovi in "contatti". grazie
Ancora una volta grazie:
RispondiEliminaseguo spesso il sito web di Repubblica e la galleria in questione mi era balzata all'occhio... inutile dire che il pensiero è volato subito a questo blog!
Ho già scritto alcune e-mail di protesta, con un link a questa pagina. Se volete fare lo stesso, gli indirizzi a cui scrivere sono qui.
http://www.repubblica.it/servizi/scrivi.html?ref=hpfoot
Antonella, è vero il tuo discorso sulla Hack, Jane Goodall, ecc, ma in realtà vi sono diverse donne nella galleria di Repubblica divenute famose per qualcosa di più della loro apparenza fisica. Ad esempio dubito fortemente che a una Amy Winehouse importi un fico secco che si stia puntando un pignolissimo dito contro i suoi difetti fisici, dato che col suo modo di essere pare proprio infischiarsene di queste convenzioni estetiche. Credo che risponderebbe con una grassa risata rauca scoprendosi guardata al microscopio sui giornali. Vale lo stesso discorso per una Meryl Streep, famosa per la sua arte più che per il suo aspetto, e anche altre nella galleria di Repubblica, chi più, chi meno. Tutte le donne che fanno musica, cinema, televisione o quel che comunemente chiamiamo "spettacolo" sono lì unicamente, o principalmente per ottenere la fama fine a se stessa, per apparire? Non credo proprio. Alcune sono nell'occhio pubblico perché sono artiste a cui col successo nel loro campo è arrivata anche la fama, quindi devono sopportare lo stesso trattamento pettegolo e superficiale delle colleghe che magari hanno partecipato a un reality unicamente per ottenere la fama fine a se stessa.
RispondiEliminaMa anche se fosse che una donna cerca la fama e utilizza il proprio corpo per ottenere ciò a cui aspira - prendi una modella come Heidi Klum, ad esempio - merita più di una Levi Montalcini o una Meryl Streep un trattamento misogino di questo tipo? Il fatto che abbia deciso di utilizzare principalmente il proprio corpo, la propria apparenza la rende dunque legittimamente preda di uno scrutinio tanto spietato e maschilista? Io non credo proprio: se vi fosse più rispetto per la donna in generale, nemmeno le modelle o le donne coinvolte nelle manifestazioni più "frivole" dello spettacolo riceverebbero trattamenti del genere. Ma qualsiasi manifestazione d'arte considerata meno nobile, che può quindi ricadere nella categoria "spettacolo", sembra esistere principalmente per creare dei miti che poi ci si diverte a venerare e poi smontare. Le donne in particolare, proprio perché a loro più che agli uomini non viene perdonata l'età che avanza o il difetto fisico, sono quindi la palla da pugile contro cui il mondo intero sfoga le proprie insicurezze e frustrazioni. Personalmente, scoprire che Scarlett Johansson ha le smagliature al seno e che Beyoncé non è sempre attentissima nella depilazione delle braccia me le rende più simpatiche, me le fa sentire più "sorelle", e in un certo senso le fa sembrare persino più belle, proprio perché più umane. Non so chi se la ricorda Julia Roberts anni fa quando salutò i fotografi sollevando un braccio che rivelò un bel cespuglietto di peli ascellari: beh, questo suo gesto, coraggioso per il mondo in cui viviamo, mi rese simpaticissima un'attrice che fino a quel momento mi era stata abbastanza indifferente.
Martina, anche io ho scritto a Repubblica, grazie per il link.
Daniela Filippin
Roma
ma....pare brutto se dico che di alcune foto praticamente nn capivo cosa ci fosse da evidenziare?
RispondiEliminaAvete mai provato a visitare i siti dei quotidiani stranieri? Questo servizio di Repubblica lo avevo già notato, ma è solo uno dei tanti che mette al centro la donna come oggetto da cliccare e probabilmente fare numero di accessi. Comunque i giornali stranieri non hanno link del genere.
RispondiEliminaE so che anche le tv straniere non usano la donna come "grechina" per un doppio motivo. Uno perchè non è dignitoso e moralmente corretto farlo e due perchè ci sarebbe un tale sollevamento popolare e indignazione che il risultato pubblicitario sarebbe controproducente. Sono le donne straniere che rifiuterebbero quell'immagine.
non penso che all'estero in quanto a modelli femminili siano messi meglio, ma in ogni caso credo che nella nostra televisione e nei presentatori italiani, più che all'estero, sia evidente un certo gusto maschilista-machista, probabilmente derivato dalla recente e purtroppo ancora attuale tradizione dell'uomo come padrone indiscusso.
RispondiEliminaLo vediamo dagli atteggiamenti di teo mammucari, nei programmi per la scelta delle veline che conduceva qualche anno fa, nella scena (presente nel tuo documentario) in cui si permette di criticare e prendere in giro una ragazza a caso del pubblico per la sua scarsa taglia di seno, oltre a tenere una donna sotto il tavolo in una sorta di vetrina umiliante (tralaltro teo mamuccari sta conducendo ora sarabanda, in cui ogni sera si diletta in un ripugnante show di maschilismo contro Belen o Belem, valletta del programma);appare chiaro dal comportamento di amendola e in quello, più o meo ostentato, della maggiorparte dei conduttori.
Altro problema fondamentale (e a mio parere anche più difficile da sradicare) è quello del maschilismo delle donne stesse, che si guardano, si giudicano, si attaccano e pongono le propria bellezza o comunque il proprio apparire come arma vincente nella costante competizione delle une contro le altre.
Non riesco ad afferrare come potrebbero cambiare le cose; l'attenzione al proprio apparire prima di tutto mi pare così radicato nelle menti delle ragazze di qualsiasi schieramento politico e classe sociale che forse solo un vera rivoluzione potrebbe cambiare le cose.
scusa per il commento lungo, complimenti ancora per il video :)
Chiara
Chiara, scusami ma devo dar ragione a Anna, anche se in parte hai ragione anche tu. In paesi più "femministicamente" avanzati del nostri, come la Gran Bretagna (dove ho vissuto un terzo della mia vita), esistono sì anche dei modelli femminili negativi (vedi le ragazze della terza pagina sul tabloid "The Sun", e non solo). Ma al loro fianco co-esiste una grande e ricca varietà di altri modelli alternativi di donna, che in Italia sono appunto carenti, o addirittura eccezioni. In Gran Bretagna per ogni "glamour model" che ammicca succinta dalle pagine dei giornali più trash, co-esistono decine di donne in politica, dall'alto profilo professionale, che comandano le sorti del paesi, e centinaia di migliaia di donne con potere, influenza, ecc, e visibilità per cose che trascendono il loro sesso. Tra l'altro la TV britannica, nonostante il successo che hanno anche lì i reality, non mostrerebbe un centesimo di gratuita carne femminile che abbiamo noi, che infatti li fa inorridire e ci fa apparire come dei barbari retrogradi. Le nostrane "grechine", poi, davvero non esistono: se vi è una donna giovane, bella e magari poco vestita in TV (ma sempre più vestita delle nostre!), è sempre e unicamente perché ha un vero ruolo, un personaggio di un certo peso all'interno della trasmissione. In Francia, Spagna e Portogallo vi sarà più pelle femminile in mostra che in UK, ma mai quanto in Italia, MAI. Idem in tutti gli altri paesi cosiddetti civili. La chiave sta tutta nell'offerta di modelli femminili alternativi: si può anche trovare una scosciata ogni tanto, purché la società nel suo insieme riconosca che la donna è anche e soprattutto ben altro. In Italia non è così: di pari passo con le immagini maschiliste a iosa, coesiste un'occupazione femminile bassissima, fanalino di coda in Europa, una discrepanza di stipendi fra uomini e donne assurda, e una palese scarsità di donne in posizioni di comando, responsabilità, potere, ecc ecc. Per non parlare delle leggi: fino a poco fa si stava di nuovo mettendo in discussione la 194 e solo nei tardi anni 90, in caso di stupro una donna ha iniziato ad essere considerata... un essere umano! Non parliamo della tutela in caso di molestie sessuali e violenza domestica: ho potuto fare il paragone con la Gran Bretagna e credimi, proprio non regge.
RispondiEliminaHo sempre cordialmente detestato Teo Mammuccari, proprio a pelle; la sua arroganza e insensibilità mi ha sempre ripugnata. Anche molto prima che presentasse "Veline" o simili trasmissioni, anche quando era nelle Iene e tutti lo trovavano simpatico.
Daniela Filippin
Roma
A proposito dell'uso delle donne. Ho chiesto ad un amico che lavora in pubblicità per quale ragione fosse così diffuso l'uso del corpo femminile per vendere un prodotto (domanda banale ed ingenua), perchè a livello di pubblicità non fosse possibile utilizzare dei messaggi diversi. La risposta è stata che in Italia, solo in Italia funziona bene così: l'utente medio "ci casca" nel subdolo gioco. All'estero, detto da lui, lo stesso messaggio sarebbe denunciato da varie categorie e il pubblicitario deve usare metodi di comunicazione più complessi, in Italia invece... Anna T
RispondiEliminaHo fatto benzina a un distributore. Mi hanno offerto una rivista di vendita auto, tipo quelle delle case. Sulla copertina c'erano due donne mezze nude: una a cavalcioni del cofano stile pantera e una si strusciava su un motorino. Ho restituito la rivista: mi rammarico solo di non aver motivato con chiarezza il mio rifiuto. Non so, forse se facessimo di più così tutte noi...
RispondiEliminaAnna
Innanzitutto complimenti per il blog, sempre più bello ed interessante.
RispondiEliminaCon queso mio post volevo portare all'attenzione una cosa che da qualche tempo mi è impossibile non notare: il viso delle modelle pubblicitarie.
Hanno sempre uno sguardo spento, perso nel vuoto e cupo; le labbra poi sono sempre un poco aperte, e lasciano intravedere i denti. Nessuna ombra di emozione o vitalità sul volto.
Mi spiace dirlo ma per me questa è l'espressione di un minorato mentale, di un ritardato.
In compenso però la pelle è sempre bellissima, liscia e senza ombra di imperfezione. Tutto ciò mi pare una sublimazione della donna bella e stupida, passiva, la donna oggetto per antonomasia.
Forse sono un pò catastrofica ma questa nuova immagine mi inquieta parecchio...
E viene usata per qualunque genere di prodotto, dall'intimo agli accessori, ai profumi e tanto altro.
Ma non gioverebbe di più all'azienda trasmettere l'immagine di una donna felice? Perchè questo bisogno di farle sembrare imbecilli?
hai assolutamente ragione daniela, effettivamente non avevo pensato alla quantità di modelli femminili positivi ci sono in altri stati (in particolare in quelli anglosassoni)..forse proprio per la scarsità di questi nel nostro paese.
RispondiEliminaavevo forse più pensato ai modelli concreti delle ragazze intorno alla mia età (ho 18 anni), in cui forse si fa un po' fatica a prendere come modello di riferimento una rita levi montalcini o una margherita hack. E' anche vero che le eccezioni ci sono ed in certi ambienti sono pure tante..è davvero un peccato che io nel riflettere sui modell femminili anche all'estero abbia quasi completamente tralasciato le donne che non si dedicano allo spettacolo.
Forse è vero che il problema sta più a monte di quanto non crediamo, ma in ogni caso credo che il protestare ed il farci sentire (tutti, non solo le donne) di fronte a pubblicità ed episodi scioccanti (tipo quello della ragazza marchiata con i prosciutti, ma anche senza dover giungere a questi livelli), se davvero facessimo una pressante protesta pubblica su ogni singola vicenda, allora sicuramente potremmo mettere in moto qualcosa.
ciao, chiara
Penso che non ne usciamo se continuiamo
RispondiEliminaad avere come riferimento IL MODELLO CULTURALE E ESTETICO FEMMINILE che passa attraverso la TV..
La TV va spenta, e basta!!!!....Almeno qui in Italia..!!
La TV e i modelli che propone, sono la STESSA COSA! Almeno qui in Italia..!!
Quando parliamo di Modelli parliamo di Televisione..e io non voglio parlare di televisione, che usa tutti i mezzi per metterci sul mercato.
Perchè non parliamo di NOI? Noi vere entità viventi, lontane dai modelli fantoccio pubblicitari?
Certo, quando dico parliamo presuppongo un interlocutore...e sopratutto un'identità .
Avremmo bisogno che questo blog oltre che virtuale diventasse anche fisico...tipo comitato, associazione,tipo ASSOCIAZIONE FISICA PER LA DIFESA DEL GENERE FEMMINILE, oppure DIFESA della DIVERSITA' DEL GENERE FEMMINILE oppure DIFESA PER LA SOPRAVVIVENZA DEL GENERE FEMMINILE..!
Non vorrei che questo interessante scambio di opinioni diventasse prigioniero di se stesso..
di categorie. Stiamo diventando opinioniste
vorrei rispondere all'anonimo del 19 giugno.
RispondiEliminaL'inespressività di un volto femminile con caratteri regolari, spesso corrisponde nell'immaginario maschile al..MISTERO FEMMINILE.
Al mistero della Donna,enigmatica e sconosciuta. E proprio per quello desiderabile di scoperta. E più il volto è inespressivo più il desiderio di scoperta, più l'enigma di conoscere l'entità di una donna, irrangiungibile...
Spesso ho avuto dei trasporti quasi mistici, verso donne che, immobili nel volto, non facevano trasparire nessuna emozione... ed erano tempi non sospetti per il botulino...
E' un fascino antico, credo, quello del Mistero fra uomini e donne...
anonimo mistico di cui sopra: 'sta storia del mistero mi pare una bufala.
RispondiEliminaPenso piuttosto che la donna inespressiva piaccia perché rappresenta l'Oggetto Perfetto - quasi bambola di gomma.
Non sono sicura che mostrare le classiche "superbelle" nelle loro imperfezioni possa essere totalmente negativo. A me sembra voler dire: "Guardate ragazze,anche loro sono umane. Non siete le uniche con qualche difetto fisico. Li abbiamo tutti" . Le foto ritoccate sono purtroppo quelle più diffuse, e sono quelle che fanno più danni.. le ragazzine non fanno che confrontarsi con cosce levigatissime e senza un filo di grasso, spesso risultato di un abile lavoro di ritocco fotografico. Questo crea il danno maggiore. Volere assomigliare a modelli impossibili. Il difetto fisico in una diva non la rende meno bella ma solo più umana, più vicina alle donne normali.. Certo rimane la completa disparità di trattamento con i personaggi maschili. Ma del resto nessuno li ha ancora piegati a doversi ritoccare continuamente, o a nascondere il "proprio vero volto", come suggerito in modo molto chiaro dal documentario. Grazie comunque per questo splendido lavoro e per la possibilità che ci dà di riflettere e confrontarci su questi temi
RispondiEliminaElena1210
CIAO SONO UN UOMO!
RispondiEliminaCHE BELLO SENTIRE DELLE DONNE FINALMENTE STANCHE DI ESSERE UMILIATE, DONNE EVOLUTE, VERE.
IL MASCHILISMO PENALIZZA E FA SOFFRIRE ANCHE NOI UOMINI, DA CUI CI SI ASPETTA SEMPRE UN TIPO DI COMPORTAMENTTO AGGRESSIVO E INTOLLERANTE E CHE SUBIAMO IL DIVIETO ASSOLUTO DI MANIFESTARE DEI SENTIMENTI PIU' DELICATI E LIRICI, NORMALMENTE LEGATI ALLO STEREOTIPO FEMMINEO.
IN OGNI CASO IL MASCHILISMO è GIUNTO ALLA FINE DELLA SUA PARABOLA, ANCHE SE IL VERO POTENZIALE DELLE DONNE TARDA ANCORA AD ESPRIMERSI, ESSO SARA' PER FORZA IL TEMA DEL FUTURO.
SCUSATE IL MASIUSCOLO...NON è UNA FORMA DI AGGRESSIVITA'