venerdì 27 marzo 2009

Andiamo al Festival!

IL CORPO DELLE DONNE, il nostro documentario sull’uso del corpo delle donne in tv, partecipa a Italiani Brava Gente, il festival del documentario sociale che si inaugura oggi a Firenze.

Questo documentario ha preso il via dalla provocazione di un maschio, Marco, ad una amica Lorella. Marco voleva sapere come mai io, che da anni mi occupo di tematiche legate al femminile, non guardassi mai la tv. Marco mi accusava di avere un atteggiamento elitario, di voler negare che la tv influenzi i milioni di donne che da casa la seguono.

Così è nato il Corpo delle Donne: decine e decine di ore tv per raccontare la donna televisiva.

Il compito è stato facile: nessuna analisi interpretativa si rendeva necessaria. La donna in tv è solo ed unicamente un costante richiamo erotico per soddisfare i presunti desideri mschili.

La tv come un grande baraccone dove si agitano ragazze spogliate e ammiccanti.

Perché le donne a casa, le donne a casa non si ribellino sono le domande che il documentario vuole provocare.

L’Italia è l’unico Paese in Europa dove la tv offre della donna un’immagine così miserabile.

All’estero accanto alle “veline” e alle soubrette lavorano donne giornaliste, presentatrici, intrattenitrici che sono donne vere, non raffigurazioni immaginarie.

1 commento:

  1. Ciao e complimenti per il bel documentario che ho potuto vedere a Firenze. In sala si è parlato dell'influenza del mercato sull'immagine televisiva della donna. Ma io non credo che sia solo il mercato a determinare questa immagine tipicamente italana; il mercato esiste dappertutto. Sembra che la nostra società sia passata da un mondo patriarcale di capifamiglia e capiclan a un mondo consumistico nel quale certi modelli di potere sono stati adattati e usati per mantenervi un controllo comodo ed efficace. Siamo un paese in cui il riconoscimento passa dall'assunzione diretta di questi valori legati all'asservimento femminile, anzi all'asservimento e basta, e dove chi raggiunge una posizione di forza si impone prima di tutto nella selezione di comportamenti adeguati e ammessi. Una volta esistevano i latifondisti della terra, oggi esiste un latifondo della televisione. Questa forza non tollera reali pluralismi, se non sotto forma di caricature. Ecco perché assistiamo continuamente a vicende come quelle dei Dico, della Englaro e così via.
    Un saluto. Paolo Frullini

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