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martedì 10 marzo 2009
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IL CORPO DELLE DONNE è il titolo del nostro documentario di 25' sull’uso del corpo della donna in tv. Siamo partiti da un'urgenza. La constatazione che le donne, le donne vere, stiano scomparendo dalla tv e che siano state sostituite da una rappresentazione grottesca, volgare e umiliante. La perdita ci è parsa enorme: la cancellazione dell'identità delle donne sta avvenendo sotto lo sguardo di tutti ma senza che vi sia un'adeguata reazione, nemmeno da parte delle donne medesime. Da qui si è fatta strada l'idea di selezionare le immagini televisive che avessero in comune l'utilizzo manipolatorio del corpo delle donne per raccontare quanto sta avvenendo non solo a chi non guarda mai la tv ma specialmente a chi la guarda ma “non vede”. L'obbiettivo è interrogarci e interrogare sulle ragioni di questa cancellazione, un vero ” pogrom” di cui siamo tutti spettatori silenziosi. Il lavoro ha poi dato particolare risalto alla cancellazione dei volti adulti in tv, al ricorso alla chirurgia estetica per cancellare qualsiasi segno di passaggio del tempo e alle conseguenze sociali di questa rimozione.
IL CORPO DELLE DONNE è stato selezionato dal festival di documentari ITALIANI BRAVA GENTE di Firenze.
Donna
RispondiEliminaNessuno può immaginare
Quel che dico quando me ne sto in silenzio
Chi vedo quando chiudo gli occhi
Come vengo sospinta quando vengo sospinta
Cosa cerco quando lascio libere le mie mani.
Nessuno , nessuno sa
Quando ho fame quando parto
Quando cammino e quando mi perdo,
nessuno sa che per me andare è ritornare, e ritornare è indietreggiare
che la mia debolezza è una maschera e la mia forza è una maschera
e quel che seguirà è una tempesta.
Credono di sapere
Ed io glielo lascio credere
E creo.
Hanno costruito per me una gabbia affinché la mia libertà fosse una loro concessione
E ringraziassi e obbedissi
Ma io sono libera prima e dopo di loro, con e senza di loro
Sono libera nella vittoria e nella sconfitta
La mia prigione è la mia volontà!
La chiave della prigione è la loro lingua
Tuttavia la loro lingua si avvinghia intorno alle dita del mio desiderio
E al mio desiderio non impartiscono ordini.
Sono una donna.
Credono che la mia libertà sia loro proprietà
Ed io glielo lascio credere
E creo.
Joumana Haddad
a che serve una bocca se non sa più parlare?
RispondiEliminae questo importa a qualcuno?
e importava a me, mentre rovistavo con affanno alla spasmodica ricerca di qualsiasi nuovo trucco per loro?
avevo parole, e le regalavo, le vendevo, le custodivo.
avevo pensieri liberi e gambe che correvano.
avevo sopracciglia per incornciare i miei occhi.
avevo una voce che cantava, che gridava, che balbettava. avevo un territorio mio di confine, fatto di labbra, fatto delle mie estremità, delle mie cavità. avevo delle onde nei capelli che erano le strade tortuose e diverse che imboccavano i miei pensieri, solo loro.
avevo me stessa come un tesoro,e credevo in tutto quello che mi esplodeva da un fuoco del mio cuore.avevo immagini di sogno.di un eterno viaggio.
sono rinchusa in un silenzio che è un sibilo continuo,una maledizione.ho rinchiuso la mia anima e tengo la chiave, per paura che possano rubarmi anche quella,per paura che dopo la prigione,possa attenderla il giudizio,e una esecuzione.
se potessi ancora sognare,sognerei di essere una sirena, per la quale il silenzio è un comandamento del mare, e che corre nuotando, senza aprire le gambe.
africa