mercoledì 29 aprile 2009

La politica del corpo

Le voci sulle candidature nel PdL per le elezioni europee di soubrette, attrici ed ex concorrenti del Grande Fratello, ha innescato per fortuna qualche polemica e avviato un dibattito sulle donne in politica. Su come non sia la bellezza ad essere un problema ma la mancanza di preparazione per stare in parlamento. Se queste voci siano fondate o meno lo sapremo a breve perché proprio in queste ore scade il termine per la presentazione delle liste per le elezioni all'Europarlamento.
Sull'uso del corpo femminile per attirare voti e consensi sono intervenuti anche il presidente della Camera e numero due del PdL
Gianfranco Fini attraverso la sua fondazione FareFuturo che ha lanciato un duro attacco alla strumentalizzazione delle donne. Non è stata da meno proprio la moglie del Presidente del Consiglio, Veronica Lario, a proposito delle presunte scelte del marito.
Questi i due articoli di Corriere.it e Repubblica.it.

venerdì 24 aprile 2009

APOGEONLINE intervista Lorella Zanardo sul Corpo delle Donne

Il corpo delle donne tra web e tv

di Antonio Sofi

Lorella Zanardo

24 Aprile 2009

Venti minuti in podcast tra ritagli di carta e bit, in compagnia di un ospite. Oggi con Lorella Zanardo, imprenditrice che si occupa di tematiche al femminile - dentro e fuori la Rete. Con lei parliamo anche dell’immagine delle donne sui media: dalla televisione al web, in un cortocircuito spesso vizioso

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Ospite della settimana: Lorella Zanardo

Dopo la politica e il web delle scorse settimane (e dopo una intromissione nel campo della comunicazione culturale) questa puntata di Quinta di Copertina si occupa delle tematiche al femminile: dentro, fuori e attraverso la Rete. Dalle nuove tecnologie connettive come tecnologie eminentemente femminili, all’immagine delle donne sui media tradizionali (e il seguente riverbero su alcuni luoghi di internet): ne parliamo con una imprenditrice che da tempo si occupa di tematiche al femminile, Lorella Zanardo, che è coautore del documentario “Il corpo delle donne”, diffuso su Internet anche nei suoi momenti di monitoraggio e preparazione, che ha partecipato al festival del documentario sociale “Italiani brava gente”.

Dice Lorella sull’uso/abuso del corpo femminile tra i media vecchi e nuovi: «C’è una sorta di cortocircuito tra televisione e Rete, proprio sulla tematica del corpo delle donne. Tutto quello che passa in televisione giornalmente e che riguarda le donne lo ritroviamo quasi immediatamente su You Tube tagliato con modalità quasi da entomologo - cioè vengono sezionate le parti di trasmissioni che riguardano belle ragazze: e ci sono quindi centinaia e centinaia di minuti dove vengono riproposti in modo ossessivo, per esempio, parti del corpo della tale soubrette o presentatrice. Non è colpa di un media piuttosto che di un altro, della televisione o del web: citando una considerazione di Marina Terragni “sembra quasi che la carne non basti più”. Sembra quasi, insomma, che il corpo reale non basti più e sia necessario sempre più cibarsi di immagini». Ma questo lato voyeuristico non è il solo né il predominante quanto alle tematiche al femminile, che invece consente la costruzione di reti e l’attivazione di contatti e scambi: «Ovviamente prevalgono gli aspetti positivi di Internet: nel nostro caso la capacità di costruire reti al femminile. Grazie alle possibilità connettive del web, è stato possibile organizzare convegni e incontri in cui parlare e confrontarsi di tematiche al femminile, coinvolgendo persone da tutto il mondo - e continuando a confrontarsi anche durante tutto l’anno, attraverso il sito, le mail, skype ecc».

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lunedì 6 aprile 2009

Il nostro documentario sarà al Festival Mutazioni di Genova

Il Festival Mutazioni è interamente dedicato al corpo femminile e alle sue mutazioni, seduzioni, ossessioni. Rassegna di teatro e performance, ha scelto il nostro documentario per dare uno sguardo anche all'immagine elettronica che riguarda questo tema. Si svolgerà a Genova dall'8 al 24 maggio.

mercoledì 1 aprile 2009

Chirurgia plastica: dietro i modelli superficiali, il business

TV e riviste supportano e amplificano modelli culturali a puro uso del mercato e contro l'interesse dei singoli individui. Il disimpegno della stragrande maggioranza dei chirurghi estetici dai valori morali che sono alla base della loro professione (andatevi a rileggere che cosa sta scritto nel Giuramento di Ippocrate) è sempre più accentuato. Le leggi e la tutela degli organismi di controllo latitano. In mezzo a questo ingranaggio stanno le donne che, in mancanza di altri modelli proposti socialmente, e confuse da un punto di vista che nella società italiana è ormai solamente maschile (maschile deteriore questo, perché ne esiste anche altro), cercano se stesse seguendo queste cattive maestre. E tutto in nome del denaro: 42.000 interventi solo di mastoplastica l'anno scorso in Italia, che valgono, calcolando il prezzo medio di un intervento, oltre 200 milioni di euro...
Ecco perché oltre allo sfruttamento televisivo e pubblicitario dei corpi femminili, prolifera ormai un mercato della modificazione corporea che è giustificato dalla salute solo in percentuale irrisoria. Così la rete è sommersa di proposte che come questa fanno leva su inesistenti (anzi) benefici psicologici e su uno storpiato concetto di libertà di scelta individuale. La comunicazione, sia nel video che si apre con la connessione che nel resto del sito, fa leva sulle debolezze umane e sulla storpiatura della vita reale.
E un sito come questo? Provate a leggere qualche pagina.
Mandateci i vostri pareri. Bisogna far crescere l'attenzione su un fenomeno affrontato troppo superficialmente.
 
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